Dal Corriere dello Sport:
Kombat 2011. Come vuole look e slang di questi tempi, aggressivo, traspirante, elasticizzante, tecnologiche, tessuto da centotrenta grammi al metro quadro, fresche, morbide, roba che se provi a tirarle lo vedono anche se stanno ascoltando la partita alla radio. Eccole le nuove maglie della Roma per la prossima stagione, quelle che dovranno dimostrare come il merchandising sia una di quelle voci che nel bilancio di una società possono ancora puntare il grafico verso l’alto. La prima rossa è con i bordini gialli, un classico che è sempre un piacere; la seconda è bianca con bordini e inserti gialli e il vezzo del vecchio lupetto stilizzato, un altro classico che rimane una garanzia; la terza è nera con inserti e maniche di un giallo tendente all’arancione, tutte impreziosite da cuciture a tre aghi, perché vuoi mettere come esaltano quei fisicacci dei giocatori? Autografi, foto, sorrisi tanti. Parole poche. Le più interessanti sono arrivate da John Arne Riise, tornato bianco che è un mistero della natura, felice per il matrimonio a New York, con una grande voglia di Roma e vincere: «A Roma sto benissimo. Voglio prolungare il mio contratto, sarei felice di poter chiudere la mia carriera con questa maglia, non ho mai pensato neppure per un attimo di andare via. La Roma è un grande club. La prossima stagione vogliamo vincere, a cominciare dalla Supercoppa. Serve un vice Riise? Prendiamo Ashley Cole… Al di là delle battute, va bene prendere un mancino, io sto bene e conto di giocare tanto, ma nel corso di una stagione è anche vero che non si può sempre stare al top».