Il terremoto ad Haiti ha colpito John Arne Riise in maniera visibile. Gli oltre 200 mila morti e la devastazione totale di un Paese già povero di suo, hanno scosso il laterare della Roma che, in quattr’e quattro otto, ha deciso di fare qualcosa. Riise, a questo punto, non deve dimostrare più nulla. Dal punto di vista professionale, infatti, il campo parla per lui e lo fa – oramai – da parecchio tempo. Il giocatore della Roma meno sostituibile di tutti (anche per il fatto che manchi oggettivamente un sostituto in rosa) è apprezzato da colleghi, tifosi, allenatore, società. Ora, tanto di cappello per l’uomo, che è riuscito a fare quel che ci racconta Il Romanista:
Nelle ultime settimane ci ha fatto impazzire con i suoi gol al Siena e, soprattutto, alla Juve, ha dimostrato che dietro ad un fisico da roccia ha un grande cuore. Grazie a lui, infatti sono stati raccolti 65 mila euro da destinare a “Save The Children” per aiutare bambini e adulti colpiti dal terremoto che ha distrutto Haiti. «Stavo guardando la televisione con mia figlia Emma in braccio – ha detto l’sterno sinistro giallorosso – e non ho potuto sopportare quello che ho visto. Ho deciso che dovevo fare qualcosa, ho contattato molti miei amici e colleghi del mondo dello sport e ho chiesto loro di contribuire ad un’asta per sostenere il lavoro di “Save The Children” ad Haiti. Tutti hanno detto sì». Tra questi anche Francesco Totti che, come John il rosso, ha donato maglia e scarpe. Ma non solo loro. Hanno dato il loro apporto anche Steven Gerrard, Pepe Reina, Michael Schumacher e lo sciatore norvegese Aksel Lund Svindal che ha donato la sua tuta. Somma totale raccolta: 65 mila euro. Che serviranno a contribuire alle razioni bisettimanali che l’associazione umanitaria sta fornendo a 33 mila famiglie haitiane, pari a circa 200 mila persone.