Anche Claudio Ranieri, in foto, pare ascoltare con interesse. Perchè, in verità, pare sia tutta questione di centimetri. Il calcio di rigore viene assegnato con più facilità se il difensore è più alto dell’attaccante. E’ una delle tesi di un gruppo di ricercatori dell’Erasmus University. Articolo proposto da Affaritaliani:
Se il rigore è dubbio, ma il difensore è più alto dell’attaccante, allora il rigore… c’era, ed è inutile inveire contro l’arbitro, perché è mosso da un pregiudizio ancestrale e comune a tutti noi. Parola di scienziato. Un gruppo di ricercatori della Erasmus University ha infatti scoperto che in caso di fallo dubbio, la responsabilità viene attribuita – nella maggior parte dei casi – al giocatore più alto. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori guidati da Niels van Quaquebeke e Steffen Giessner hanno analizzato i filmati degli ultimi tre campionati mondiali (6440 falli ambigui), delle ultime sette stagioni di Champions League (32.142 falli dubbi) e le ultime sette stagioni della Bundesliga tedesca, altri 85.262 falli ambigui.
I ricercatori hanno iniziato le loro ricerche cercando di verificare se le loro intuizioni verificate nel settore degli affari potessero essere applicabili anche in altri ambiti. Nel corso dei loro studi infatti i ricercatori avevano scoperto che alle persone fisicamente piu’ grandi sono attribuiti comportamenti più aggressivi. Le intuizioni sono basate sulla ricerca evolutiva e linguistica che ha rivelato che la gente associa la dimensione degli altri, con concetti come l’aggressione e dominio “Abbiamo scelto il calcio come contesto dei nostri studi, perché è lo sport in cui avvengono spesso situazioni ambigue in cui e’ difficile determinare l’autore del reato. In tali situazioni, la gente deve contare sul loro “istinti” per farsi un giudizio”. Alla fine delle loro ricerche i ricercatori hanno trovato una conferma delle loro intuizioni: nella stragrande maggioranza dei casi infatti il fallo è attribuito al giocatore più alto e più grosso, percepito come aggressore, mentre i giocatori più piccoli sono spesso percepiti come vittime.