Real Madrid-Roma termina come ci si aspettava, con un netto 3 a 0 per le Merengues. La Roma non ha mai preso il pallino, anche perché di fronte aveva un Real mostruoso, anche senza Ronaldo.
I madrileni sono ancora i favoriti per la vittoria finale in Champions, e senza il fuoriclasse portoghese sembrano addirittura migliorati.
Note positive e note negative
Le note negative dei giallorossi sono le solite. La squadra non riesce più a rubare palla a centrocampo. Non c’è filtro, e questo si accompagna ai soliti errori nei passaggi. La squadra non riesce nemmeno a tenere palla, seppur sterilmente, come almeno succedeva l’anno scorso.
Eppure la Roma ha avuto qualche occasione, che ha però vanificato per un altro limite solito: il cinismo. Una squadra mai cattiva sotto porta. Controlli sbagliati, alcuni giocatori molli, mai reattivi. Pessima l’esibizione di Schick, che continua ad essere un corpo estraneo. Male ancora Kolarov e Fazio. Benino Florenzi, Manolas, e soprattutto il debuttante in assoluto Zaniolo. Benino anche Under, mentre El Sharaawy fa appena presenza. Bene i due De Rossi e Nzonzi, anche se la coppia non funziona. De Rossi è il solito, mentre Nzonzi sembra non essere ancora in una forma accettabile. Resta però l’equivoco tattico di due giocatori che sembra non possono coesistere. Dzeko è invece apparso depresso, come nelle ultime uscite. Ultima nota, molto positiva, Robin Olsen, certamente il migliore della Roma.
Il portiere ha salvato di nuovo un paio di palle gol, e appare sempre più sicuro. Non sarà Alisson, ma la Roma ha certamente in porta un giocatore di affidamento.
Restano i problemi, e questa Roma farà fatica anche con il Victoria Polzen. Lo stato di forma appare precario, con giocatori lenti e poco brillanti. E poi sembra esserci una grande involuzione tecnica, in alcuni giocatori, che sbagliano anche i passaggi più elementari. E manca soprattutto la convinzione.