Il tecnico giallorosso Claudio Ranieri, in una intervista a Roma Channel,traccia il bilancio di fine anno:
State lavorando alla grande anche in periodo natalizio?
“Il clima natalizio lo dobbiamo lasciare fuori, bisogna lavorare forte, ci aspetta un tour de force bello, dobbiamo farci trovare pronti”.
Ci descrive il suo anno? Dopo la Juve pensava di trovarsi adesso qui?
“Certamente non potevo pensarlo, ma neanche andando via dalla Juve non pensavo si sarebbe aperta la porta di San Pietro, della Roma. Il bilancio? Positivo, alla Juventus abbiamo raggiunto ciò che ci eravamo prefissi con risultati super positivi. Poi la parentesi delle vacanze, ben accette perché ritemprano. Poi c’è stata la chiamata di Conti e della dott.ssa Sensi che mi hanno fatto tornare a Roma. Bilancio super positivo, sono felice”
All’inizio arrivando qui disse che sarebbe stato difficile.
“Ogni volta ci vuole del tempo, nessuno ha la bacchetta magica. Dissi che sarebbero stati tempi difficili perché eravamo ultimi, bisognava vedere molto al pratico e poco al bello. Ho detto ai ragazzi: scordatevi il bel gioco e i colpi di tacco, bisogna fare legna. Dissi che lottando novanta minuti sul campo i tifosi sarebbero tornati dalla nostra parte. Dissi: dobbiamo essere noi a riconquistare i tifosi”.
Un giudizio su Toni, in attesa che l’arrivo si concretizzi
“Io sono come san Tommaso, se non tocco, se non lo vedo a Trigoria, non credo. È un giocatore che manca alla Roma, è molto forte in area, generoso, fa salire la squadra, quando la squadra si esprime sulle fasce è importante avere uno come lui”.
Cosa può servire ancora alla Roma?
“Sono molto contento dei miei giocatori. Certo ne abbiamo molti e qualcosa si dovrà fare. Ho l’imbarazzo della scelta, sono tutti in forma. I problemi ci sono quando ci sono i nomi e non so in forma oppure quando non ci sono i giocatori giusti per quella partita, li sono le vere difficoltà”.
Cosa si aspetta dal 2010?
“Voglio una Roma ancora più concreta”.
Ha mai pensato alla difesa a tre?
“La escluderei. Se volete la difesa a tre devo togliere qualche attaccante. Comunque potrei ancora cambiare modulo”.
Un parallelo con la formazione di Spalletti
“Dobbiamo essere, rispetto alla squadra di Spalletti, più attenti in difesa. Su i ragazzi ho battuto molto sull’aspetto difensivo, negli ultimi tempi stiamo ottenendo dei buoni risultati”.
Sulle ottime prestazioni in campo di Julio Sergio
“Lo avevo visto poco, poi nella sua carriera aveva avuto qualche infortunio e non si era allenato nel migliore dei modi, se non avesse avuto questi inconvenienti sarebbe stato ancora migliore. E’ un ragazzo serio gli ho dato fiducia. In ogni caso la porta resta aperta per tutti”.
Con Totti parlate del mondiale?
“No, non ne parliamo, adesso lui non è in perfete condizioni, è da verificare, valuteremo in questi giorni. Gli altri stanno bene, li ho pesati tutti, uno per uno”.
Qual è il suo desiderio per il futuro?
“Beh, mi piacerebbe essere il Ferguson della Roma”.