Il futuro è oggi. Mentre il cda di Roma 2000 si riunisce in un vertice operativo per valutare la documentazione ricevuta dal gruppo Usa di DiBenedetto, a Roma arriva lo Shakthar. Proprio mentre le acque della contestazione, dell’insoddisfazione, della polemica agitano Trigoria e i suoi “abitanti”, alimentando le incognite su ciò che attende la squadra. “Stiamo attraversando una situazione delicatissima – ammette Ranieri – se mi chiedete se qualcosa può influire, risultati, rinnovi, società… tutto influisce”.
Niente alibi, però. “Perché queste non sono scusanti. Non è che la squadra non ha stimoli, ci sono, stiamo lottando e stavamo lottando prima del Napoli. La battuta d’arresto è stata avvertita, ma non per mancanza di stimoli. Hanno giocato meglio, ora ripartiamo. Ci giocheremo queste due partite con lo Shakhtar come sempre abbiamo fatto. Sono forti, dovremo fare una grandissima partita”. Più difficile spiegare i risultati che non arrivano: “I fattori sono molteplici, una squadra ha un equilibrio impercettibile, a volte va tutto bene, a volte no. Non ci sono spiegazioni”.
“MONTELLA? GOSSIP ROMANI” – In questo momento, si parla molto anche del futuro di Ranieri: voci della capitale parlano addirittura di un rischio esonero in caso di sconfitta domani contro la squadra ucraina, con Montella pronto a sostituirlo in corsa. Il tecnico non si scompone e dribbla i riferimenti: “L’allenatore è come il marito, è l’ultimo a saperlo. Io credo siano gossip romani. Volete il gossip? Alla squadra ho chiesto: se volete vado via. Mi hanno detto di no. Ora vogliamo lottare, questo è il momento cruciale della stagione”. Mexes conferma: “Ci ha sempre detto: se le cose non vi piacciono ditemelo e vado via. Il problema non è quello, siamo noi che dobbiamo mettere in pratica quello che dice il mister dando tutto”. Ma da qualche mese Ranieri deve lottare anche con altre voci: “Sento dire: viene Guardiola, viene Mourinho, viene ‘Franceschino’. Poi c’è chi ha l’amico da spingere, chi si fa sponsorizzare. Ma qui c’è una banca che sta vendendo e un socio che sta subentrando. Se anche volessero Ranieri, come farebbero a farlo? Un esonero? Ma non è un problema per me. Io faccio il mio lavoro con passione e lo trasmetto a loro. Poi posso sbagliare come un giocatore sbaglia un passaggio”. Intanto, Ranieri si gode la fiducia degli attuali vertici del club: “Il presidente ha talmente tanta fiducia in me che ieri non ha avuto necessità di parlare con me. Ha parlato con i quattro “capitani”, era doveroso”.
“IL CONTRATTO? C’È TEMPO” – Proprio uno dei quattro “capitani” evocati da Ranieri, Mexes, fatica a spiegare i motivi della crisi: “Abbiamo un blocco, non riusciamo a sfruttare la nostra forma e la nostra potenza. Siamo una bella squadra, ma non capiamo il perché di questo calo. Una soluzione? Non ce l’ho. Forse è un problema di fiducia e di capire che sappiamo superare questi momenti”. Nessun problema, però, almeno all’interno del gruppo: “Tra di noi va tutto bene, non ci sono problemi, siamo sempre gli stessi giocatori, la stessa squadra. Un periodo difficile ci sta, ma ora pensiamo a domani e cancelliamo l’ultima partita con il Napoli”. Ma il problema di Mexes è anche il contratto in scadenza a giugno e le indiscrezioni che lo vogliono sempre più lontano dalla capitale: “C’è ancora tempo – assicura il francese – anche per me è importante rinnovare: se mi rompo il crociato, sto fermo sei mesi e a fine contratto, chi mi prende? Devo pensare a tante cose, ma a Roma sto bene e non ho mai fatto il bugiardo”.
PIZARRO ANCORA OUT – Domani contro lo Shakthar dovrebbe tornare dall’inizio Totti, dopo il turn over di sabato, quando ha giocato solo 15 minuti: “Ora ha qualche allenamento in più nelle gambe”, giura il tecnico. Oggi l’allenatore ha parlato a lungo con lui, durante la seduta tecnica. Con il numero dieci più Borriello che Vucinic. Uno dei capi d’accusa, contro il tecnico, è proprio la gestione del turn over: “Se lo metti in discussione, il campione si sente sminuito – avverte Ranieri – ma non è così. La squadra è formata da tanti titolari, questa è una stagione delicata nella formazione della squadra. Poi c’è chi lo digerisce di più o di meno. Avete visto che Mexes l’ha digerita ed è tornato il centrale che conoscevamo tornando in nazionale”.
Chi dovrà attenderlo per tornare a digerirlo è Pizarro, ancora fuori dalla liste dei convocati. L’allenatore motiva l’esclusione: “Mi ha detto che non si sente pronto, mi ha chiesto una settimana, se tutto prosegue bene sarà a disposizione con il Parma”. Dietro il consueto controcampo a rombo con De Rossi e Menez vertici e Perrotta–Taddei intermedi, la coppia Mexes-Burdisso davanti al portiere Doni, che sostituirà l’infortunato Julio Sergio. Ranieri crede ancora nel rilancio, guardando oltre la Champions: “Non possiamo illuderci o illudere. Ma dobbiamo fare punti, è un campionato strano. Per me a 80 punti si vince, ma in questo momento stiamo indietro, anche se per carattere non molliamo. Ora le cose devono venire dalla nostra parte”. A partire da domani.
Ranieri: ”Pronto a farmi da parte se il problema sono io”
di 15 Febbraio 2011Commenta