Scudetto, a questo punto, è una parola che si può pensare intensamente ma non la si può pronunciare. Si attiene alla regola anche Claudio Ranieri che si limita a dire di voler aspettare per capire che c’è oltre il curvone. Da Il Romanista:
Ha ricostruito uno spogliatoio e una squadra. Ha investito nella panchina e ha saputo motivarla. Ha preso, dopo la trasferta di Livorno, una Roma intristita e l’ha riportata a guardare con ottimismo allo scontro con una fortissima Udinese. Anche senza i bastioni di centrocampo. Anche senza titolari. Oggi Claudio Ranieri è l’uomo forte di questa Roma e di questa società. E’ l’uomo che ha creduto fortissimamente in Menez anche quando tutti avevano decretato che acquistarlo era stato un errore. Ha saputo vederne la classe e le frecce nella faretra. E l’ha portato a questa meravigliosa prova dell’Olimpico.
E chi tra i tifosi si è perso, per sfiducia o ingenerosità, questo delicato passaggio che ha portato la Roma a meno quattro punti dai nerazzurri, si è perso moltissimo. Ci crede adesso Ranieri al possibile miracolo di queste ultime partite? Non si sbilancia più di tanto “Re Claudio” e continua a non voler illudere il proprio pubblico. «Ora, come ha ripetuto sorridente e soddisfatto a fine partita, ci attendono Bologna e Inter: vediamo come vanno queste due partite…completiamo il ’curvone’ e poi tireremo le somme». Al “curvone”, momento difficile e delicato della ricorsa su Milan e Inter, la Roma – ha aggiunto Ranieri – è arrivata «fisicamente in forma, determinata e concentrata » e «con giocatori di classe cristallina come Toni e Vucinic che possono cambiare il volto di una partita », come hanno fatto con l’Udinese. Continuare a giocare con questa coppia lì davanti? Ranieri non l’ha escluso ma ha voluto anche ricordare che «l’emergenza -da formazione» sta finendo e che attende il rientro del capitano.