Ranieri: “Lazio motivata, la mia Roma verso una grandissima partita”

Claudio Ranieri lo sa: il derby è una gara a sè e va affrontata in quanto tale. Per il tecnico testaccino, al primo Roma-Lazio della carriera vissuto da protagonista, nessun dubbio: ha subito messo in chiaro le cose e, nel corso della conferenza stampa della vigilia, ha esordito col botto. Dicendosi pronto ad assistere alla grandissima prestazione che forniranno i giallorossi.
IL DERBY – “Lo sfottò è il sale di Roma, ma ci si limiti a quello senza trascendere. Poi, che le squadre facciano il loro dovere sul campo di gioco. Non mi è sempre stato possibile assistere al derby romano ma ogni volta mi faceva piacere sapere delle vittorie della Roma. Onestamente non ne ho visti poi tanti. La Lazio è una squadra determinata che lotterà dal primo all’ultimo minuto. Non credo ad una crisi, le differenze con noi sono minime. Abbiamo solo fatto qualche vittoria in più. Hanno una difesa ermetica, la quarta in Italia. Sono momenti che passano“.
GLI ALTRI DERBY – “Si gioca anche il derby d’Italia tra Juve e Inter, partita molto sentita più dalla Juve che dall’Inter. Lo vedrò con piacere. Dei tanti derby disputati, ricordo con maggiore affetto quello con l’Atletico contro il Real, l’ultima volta che l’Atletico ha vinto sul campo avverso. A Londra sono troppi in un anno. Si dice che a Londra sia più difficile vincere lo scudetto perché ci sono tanti derby. Ma non sono tutti sentiti alla stessa maniera. Il Fulham lo sente di più con il Chelsea”.
ROMANITA’ – “Il fatto che la Lazio non abbia alcun romano in rosa e noi se ne abbia due più l’allenatore significa che la gara la sentiamo un po’ di più. Non credo sia un vantaggio. Importante essere determinati, con grossa concentrazione su ciò che dobbiamo fare: in generale, i giocatori stanno bene, sono fiduciosi. Sanno della posta in palio, vogliono fare una grossissima partita“.
I BRASILIANI – “Doni vive molto bene questo momento per lui particolare: abbiamo parlato, è tranquillo, sereno, sa che ho stima di lui. Ma come allenatore, devo capire il momento di forma del giocatore. Quello del portiere è un ruolo particolare. Puoi far giocare un giocatore un po’ al di sotto che collega però meglio il gruppo, i giocatori a volte non lo capiscono, ma uno ti fa quadrare il cerchio. Cicinho contro il Basilea mi è piaciuto molto, ha fatto una gara propositiva, come gli avevo chiesto. Si allena bene e cerca di fare quello che mi aspetto. Difficile dire come sta Baptista, le sue difficoltà sono legate all’infortunio. Avrebbe bisogno di un gol per ritrovare fiducia in sé stesso“.
DE ROSSI – “Onestamente non ha recuperato perfettamente, dopo novanta minuti la partita la paga più degli altri. Mancano altre 24 ore, credo che per domani sera possa stare bene“.
MENEZ E VUCINIC – “Contento dei loro rientri difensivi. Per lo schieramento vedremo. Parlerò sempre con tutti per capire bene le sensazioni, quelle che mi fanno optare per una scelta o l’altra. Stiamo bene, possiamo scegliere sotto il profilo tecnico, è importante“.
ZARATE – “Come si marca? Una volta c’era la marcatura a uomo, c’era il giocatore adatto e un allenatore sceglieva lui. Oggi c’è la marcatura a zona, ci si deve aiutare l’uno con l’altro su quella fascia. Bisogna imparare a coprire gli spazi“.
ROMA-LAZIO. “Ballardini non sta vivendo un momento semplice ma tutti gli allenatori passano dei momenti buoni e meno buoni. Bisogna solo lavorare per il risultato. Le differenze tra Roma e Lazio sono minime. Sarà la determinazione a fare la differenza. Noi da qualche tempo siamo in ripresa: dopo diversi mesi è normale che si assimilino meglio le cose, ma prendiamo ancora troppi gol e questo mi secca. Dobbiamo migliorare. Non sarà la gara della svolta, quella arriverà tra qualche tempo. Sarà comunque una gara difficile, dovremo lottare per tutto il campionato e alla fine tireremo le somme. So che la Lazio non vince da tanto: spero solo che non inizi a girare da domani sera, anche se prima o poi, per la legge dei grandi numeri, dovrà farlo“.
TOTTI. “Lui sente la partita in modo particolare ma ne ha vissute talmente tante che saprà come affrontarla“.