Allo scetticismo iniziale di una piazza che, per la maggior parte, gli preferiva di gran lunga l’uscente Luciano Spalletti – le cui ragioni sono state sposate da più di un romanista – è subentrato, a suon di risultati, un consenso che va in crescendo. Pensiamo, nello specifico, a Claudio Ranieri che, dati alla mano, sta assolvendo al proprio compito con grande abnegazione e con il conseguimento graduale degli obiettivi prefissati.
Dopo aver mostrato, col supporto delle cifre, quello che è stato l’intervento immediato del tecnico testaccino (ovvero, la riorganizzazione di una difesa che ha smesso di essere perforata con eccessiva facilità), possiamo ancora una volta dare a Ranieri la pacca sulla spalla che merita per il lavoro fino ad oggi svolto in giallorosso. Il dato seguente è di quelli che, soli, potrebbero mettere Rosella Sensi e la società capitolina nella condizione di prendersi qualche rivincita e togliersi alcuni sassolini sulle spalle.
Infatti Ranieri, individuato dalla Presidentessa e dal suo entourage quale soluzione al problema, ha dato ragione a chi ha deciso di investire su di lui: classifica davanti agli occhi, i numeri parlano da sè. Fosse cominciato cinque giornate fa (in coincidenza con l’insediamento di Ranieri sulla panchina della Roma), il campionato offrirebbe una classifica differente: fuori discussione la prima posizione, che spetterebbe in ogni caso all’Inter in virtù delle quattro vittorie e dell’unica sconfitta rimediata contro la Sampdoria (12 i punti complessivi dei nerazzurri); al secondo posto, udite udite, proprio Totti e compagni, che seguono i capoclassifica con 11 punti (su 15 a disposizione) nelle ultime cinque gare, maturati in seguito alle tre vittorie e ai due pareggi. Lo stesso bottino messo in cascina dal Chievo Verona, che sta sorprendendo a furia di risultati utili, uno dietro l’altro. Infine, alla settima giornata del campionato precedente, la classifica dei giallorossi era più povera dell’attuale: quattro i punti in più nel corso del campionatio 2009/10.
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