“Sanremo? No, stasera mi vedo la partita“. La partita è Inter-Sampdoria e la conferenza stampa di Claudio Ranieri, in un certo senso, inizia dove finisce: prima di abbandonare la sala di Trigoria che ha ospitato i giornalisti, il tecnico si è lasciato andare ad una battuta che la dice lunga sulle ambizioni dellla Roma, non solo nelle coppe, ma anche in campionato. Dopo Panathinaikos-Roma, arriva il Catania all’Olimpico. Dall’Europa League alla Serie A. Claudio Ranieri ha perso la striscia di risultati utili consecutivi appena dopo aver eguagliato Fabio Capello ma questo, al testaccino, importa poco. Occorre trarre beneficio da una sconfitta che può avere l’effetto di rinforzare e compattare ulteriormente un gruppo già unito e forte. Del resto, il 3-2 di Atene non ha compromesso nulla. Ma non provate a dire al mister che la disfatta del secondo tempo contro i greci dipenda o sia responsabilità di Alexander Doni.
DONI TITOLARE? “Domani saprete chi giocherà in porta, se ve lo dico adesso di che parlate tutta la serata. Per me chi sarà il titolare contro il Catania è scontato, però mi riservo la decisione sulla squadra da mandare in campo per il sabato sera. Doni vive questo momento in maniera normale. Anche a Cagliari c’è stato un blackout e in porta non c’era Doni. Si vuole trovare un colpevole, ma è la Roma che ad Atene ha abbassato la guardia negli ultimi minuti. Era successo a Cagliari ed è risuccesso giovedì. Tutta la squadra deve stare attenta“.
PANATHINAIKOS-ROMA. “Dopo la sconfitta di Atene mi aspetto una grande reazione e spero che il k.o. in Europa non abbia peso. Sappiamo quanto è difficile affrontare le squadre greche in casa. Sia a Cagliari che in Grecia, dopo il 2-1, visto che controllavamo la gara, i ragazzi non hanno pernsato che il Panathinaikos potesse rientrare in partita con il cuore e la determinazione. Quando prendiamo gol e perdiamo lo diciamo. Lo stesso discorso deve essere fatto per la Roma quando vince. Il giudizio deve essere uniforme sempre. Prima o poi dovevamo perdere. Dobbiamo cancellare la sconfitta. E solo con una grandissima prestazione si può cancellare“.
ROMA-CATANIA. “Il Catania lo abbiamo battuto in coppa Italia, ma era venuto con un squadra di riserve. Domani ci saranno tutti i titolari e, come ha detto Sinisa Mihajlovic, sarà un’altra partita. Dalla gara di Coppa Italia la Roma è cambiato poco o nulla. Vogliamo reagire dopo una sconfitta. Nel Catania, invece, è cambiato tutto. Domani vedremo quello vero, abile e veloce. Pronto a ripartitre in contropiede“.
MOURINHO. “A quello che ha detto il tecnico dell’Inter credo abbia già risposto Montali. Io non aggiungo altro. Capisco Mourinho, perché non si è mai trovato in questa situazione. Troppo facile cambiare per passare da uno come Abramovich a uno come Moratti. Cerca di caricare la sua squadra, era tanto che stava tranquillo ma adesso ha bisogno di caricare i suoi perchè stasera ha una partita molto importante ed un’altra fondamentale in settimana. Facendo così alza la tensione dei propri giocatori. E’ bravissimo e bisogna riconoscerlo“.
JULIO BAPTISTA E MENEZ. “E’ sembrato in difficoltà come tutti. A volte si va male, a volte bene. Giovedì non ha fatto un gran partita, lo ammetto. Ma non è che si può stare con la lente d’ingrandimento per ogni sbaglio. Se analizzassimo tutta la gara, non siamo riusciti a fare tre passaggi consecutivi. In questo momento Julio è molto più propositivo e determinato quando entra a partita in corso. Non sono d’accordo su Menez perchè lui e Cerci quando sono entrati col Panathinaikos hanno fatto un’ottima gara“.
AI TIFOSI. “Io dico sempre che ‘si ama la squadra’. Se poi vogliamo fare dispetto alla moglie tagliamoceli”. Se siamo fortunati? Non mi interessa, io ho sempre detto che la Roma non è fortunata ma determinata, volitiva e caparbia. Le stesse qualità sono valse al Panathinaikos per la rimonta. Mi auguro di poter ripetere quello cha abbiamo fatto fin qui. Io di solito non firmo mai nulla ma stavolta firmo. Fare altre venti partite così sarebbe incredibile“.
OBIETTIVI. “Non penso che il nostro obiettivo sia la Coppa Uefa: stiamo facendo bene in campionato, abbiamo una competizione europea molto bella da giocare. Dobbiamo tenere in alto il nome dell’Italia, il ranking Uefa, vogliamo far bene. Sono 50 anni che una squadra italiana non vince la Coppa Uefa, allora si chiamava Coppa delle Fiere: ci sono diversi motivi per cercare di far bene anche in Europa. Siamo anche in semifinale in Coppa Italia, questi sono i nostri obiettivi. Dobbiamo essere realisti”.
OVREBO. “Dell’arbitraggio di Bayern Monaco-Fiorentina hanno già parlato in tanti e ha detto tutto Platini. Il guaio è che già lo sapevano che era così. Per cui, perchè insistono?”.
MEXES. “Avevamo parlato prima della partita contro il Panathinaikos, non si poteva aspettare di giocare. La scelta è stata dettata da lui, per le sue condizioni fisiche“.
STANCHEZZA. “Gli avversari tirano molto in porta: sono d’accordo ed è proprio quello che avevo evidenziato. Ne abbiamo parlato con la squadra e sono convinto che domani dimostrerà quanto è rimasta male giovedì sera. Io sono contento del fatto che ogni partita, ogni settimana da tre mesi a questa parte, sia la settimana più importante. Da quando sono arrivato è stato sempre così. All’inizio eravamo tutti col magone e mi chiedevate se era importante proprio come fate oggi. Gli esami non finiscono mai e io voglio che la squadra ragioni sotto questo profilo. La squadra si è apparecchiata un bel pranzo, abbiamo messo tutte le cose sulla tavola. Adesso sta a noi decidere se mangiarle o alzarci e andarcene. Lo stato di forma di un giocatore è un periodo di grazia che può durare 2-3 mesi. Io di volta in volta vedo se qualcosa l’ha affaticato di più e gli concedo un turno di riposo. Altrimenti conviene sfruttare il momento topico di quel giocatore in modo che la squadra ne abbia un beneficio. In questo momento la squadra sta tirando, sta facendo il suo dovere per cui li faccio rifiatare a turno per qualche minuto“.
Ranieri: “Sanremo? No, mi vedo l’Inter. Metto la firma per altri 20 risultati utili”
di 20 Febbraio 2010Commenta