La prima caduta casalinga stagionale della Roma è sicuramente la sconfitta peggiore delle sei sin qui rimediate: perché non solo complica la qualificazione agli ottavi di Champions, è ultima nel suo gruppo, ma certifica anche la disapprovazione della tifoseria per il rendimento scadente della squadra di Ranieri. Il Basilea vince nettamente all’Olimpico, 3 a 1, e smaschera definitivamente tutte le lacune dei giallorossi, a pezzi fisicamente e tatticamente senza più un’identità, già 21 gol subiti in 11 gare. Il crollo è, dunque, inequivocabile. Ranieri ha grandi responsabilità: trasmette paura al gruppo, togliendogli le ultime certezze. Inizia la sfida di coppa senza cambiare gli interpreti, non avendo per la verità a disposizione gente come De Rossi, Vucinic e Menez, e nemmeno modifica l’assetto. E’ la stessa Roma di sabato sera contro il Genoa, a parte Mexes per Juan, cioè dentro un difensore centrale al posto del più in forma dei difensori, avvicendamento quantomento discutibile. Ma contro il Basilea salgono subito a galla i difetti dell’ultima gara di campionato, nascosti dal successo tanto sofferto contro la formazione di Gasperini. L’atteggiamento prudente, con il 4-4-2 che piace molto al tecnico, stavolta non paga.
Le colpe di Ranieri
di 20 Ottobre 2010Commenta