Vincere a Roma per riconquistare l’Inghilterra. Che la sua parentesi nella capitale sia avviata verso il capolinea, Ranieri lo ha capito già da qualche tempo: per questo, con il nuovo anno (ma anche prima) ha iniziato a guardarsi intorno e soprattutto ad ascoltare le sirene d’Oltremanica. Tra promesse non mantenute, tensioni all’interno dello spogliatoio e con Totti in particolare, una società che aspetta ancora di conoscere il suo nuovo padrone, il futuro del tecnico lontano da Roma inizia a prendere forma. Con un contorno preciso: quello di un Liverpool in cerca della guida a cui affidare la ricostruzione dopo la fine dell’Era-Benitez e il naufragio del progetto-Hodgson.
RINNOVO, ANZI NO – Presto per dire chi raccoglierà l’eredità di Ranieri nella capitale: si fa il nome di Ancelotti e persino quello di Capello, la scelta toccherà al futuro acquirente. Addio annunciato invece, a meno di clamorosi sviluppi sportivi, al tecnico romano: sembrava impossibile soltanto sei mesi fa. Al crepuscolo della (quasi) trionfale stagione scorsa, durante il viaggio della squadra a L’Aquila per un’amichevole, Rosella Sensi aveva di fatto promesso all’allenatore il rinnovo del contratto, in scadenza il 30 giugno 2011. Discorso sviluppato nel corso dell’estate e di fatto concluso, con un’intesa su cifre e durata: 2,3 milioni all’anno – premi esclusi – fino al 2013. “Firmeremo: una stretta di mano vale come un contratto”, disse Rosella Sensi il 3 settembre. Con Ranieri erano stati fissati anche due appuntamenti per dopo le gare con Bayern e Napoli, in cui sarebbe dovuto arrivare il “sì” definitivo. Due gare, però, coincise con due sconfitte che hanno aperto il periodo di crisi della Roma e interrotto il discorso rinnovo, convincendo Rosella Sensi, che pure aveva ottenuto il via libera di Unicredit per firmare, a prendere tempo.
PISTA INGLESE – La nuova situazione ha inizialmente sorpreso Ranieri, convinto di essersi guadagnato la conferma sul campo e fuori, con la rinuncia preventiva alla Nazionale azzurra. Un sentimento diventato presto turbamento. Il tecnico adesso punta su un trionfo: il mezzo migliore per strappare una conferma o rinverdire interessi esterni nei suoi confronti. In estate lo avevano cercato il Fulham, il Tottenham – soprattutto quando alcune voci avrebbero voluto il manager Redknapp sulla panchina dell’Inghilterra – e almeno un altro club della Premier League. Un campionato in cui, dovesse lasciare la Roma, Ranieri tornerebbe volentieri. Anche per questo nelle ultimissime settimane sono iniziati i primi contatti (tiepidi) con il Liverpool, che dopo aver interrotto il rapporto con Roy Hodgson e aver affidato fino a giugno la squadra all’ex bandiera Kenny Dalglish, cerca un tecnico con cui costruire un nuovo progetto. Ranieri, con Parma, Juventus e Roma, ha maturato esperienza di “rifondazioni”: anche per questo il pensiero dei nuovi proprietari del club è caduto su di lui, con cui hanno già stabilito il primo contatto nel corso del periodo natalizio. Su Anfield incombe però l’ombra di un Benitez-bis che piacerebbe ai tifosi, ma che dopo i 3,6 milioni di sterline di buonuscita riconosciuti in estate al tecnico spagnolo, rappresenterebbe una follia dirigenziale. E allora Ranieri, abbandonato da una parte dello spogliatoio romanista e sempre meno amato dall’ambiente. Il nome perfetto, anche, per rinnovare l’antica rivalità che lega il Tevere alla Mersey.
Ranieri verso l’addio. Il futuro è inglese
di 12 Gennaio 2011Commenta