Ecco, torna buona quella frase che Eduardo De Filippo fa dire al protagonista di una delle sue commedie più celebri: “I fantasmi non esistono, li creiamo noi, siamo noi i fantasmi!”. Non è per infierire che si ricorre al teatro napoletano, ma per un’evidente assonanza: l’ultima versione di Claudio Ranieri ci presenta un allenatore confuso e un’anima in pena, che – come il Pasquale Lojacono di Questi fantasmi – sente continuamente fieto di miccio (tradotto: puzza di bruciato) intorno a sé. Anzi, più precisamente, l’odore inconfondibile di un sigaro Toscano. “C’è chi naviga nell’ombra” disse guardandosi intorno sospettoso alla vigilia di Roma-Bologna, e dopo rese ancor più chiaro il riferimento. “Del resto, capitò già alla Juventus“. Dunque, il fantasma di Lippi.
Ranieri e il fantasma Lippi
di 6 Ottobre 2010Commenta