Da Il Romanista:
Questo è il testo della lettera che Claudio Ranieri ha scritto in occasione della presentazione del libro “La ripartenza. Analisi e proposte per restituire competitività all’industria del calcio in Italia” di Gianfranco Teotino e Michele Uva. “LA RIPARTENZA” vuole ridare fiducia a un ambiente e ridargli competitività. Il libro è di forte attualità per noi della Roma. Da fine settembre siamo ripartiti, abbiamo ridato compattezza e fiducia a un ambiente e siamo tornati lassù. Il prossimo anno andremo in Champions League entrando dalla porta principale e disputeremo la Supercoppa, questo vuol dire che siamo uno dei club protagonisti del calcio internazionale. Ma una cosa dobbiamo fare tutti insieme, sostenere al di là dei fatti economici propri di un’azienda, i valori del calcio e dello sport. Il SOGNO che la Roma ha regalato ai suoi sostenitori non può toglierlo nessuno. La forza aggregante che ne scaturisce è fortissima. Il calcio, lo avete scritto voi, è lo sport più influente del mondo; avete calcolato che è seguito da un miliardo e ottocento milioni di spettatori che alimentano un business all’altezza dei maggiori settori produttivi. Tutto questo è vero, ma il calcio, senza un sogno non va in paradiso. Ho letto le analisi sul valore economico delle più importanti leghe europee, con l’Inghilterra leader incontrastata per dieci anni di fila e il Real Madrid primo per fatturato nel 2008-09. Questo è indicativo per segnalare quanta voglia e quanto fermento ci sia nel calcio. Molto interessanti le tabelle sui ricavi da stadio dei singoli club. La Roma nel 2008 09 compare al dodicesimo posto, credo che quest’anno sia riuscita a scalare qualche posizione. In Italia il nostro calcio trae profitti in maniera determinante dai diritti televisivi. Alla luce della mia esperienza internazionale, credo sia opportuno che le società sviluppino altre attività economiche. Si dovrebbe ridare slancio al nostro calcio anche con idee nuove, un nuovo modo di fare sistema, creare stadi per famiglie e procedure più snelle. Chiudo questo mio saluto a tutti i presenti ed in un in bocca al lupo agli autori, con un’idea tratta dalla Postfazione di Andrea Cardinaletti: Avere idee chiare, programmi e progetti vuol dire essere già verso la ripresa.