La conferenza stampa di Claudio Ranieri alla vigilia di Lazio-Roma raccontata da La Gazzetta dello Sport:
Facciamo outing: nonostante i toni come sempre sobri, noi cacciatori di slogan pre-derby riusciamo a trovare anche stavolta qualcosa che ci piace, che faccia titolo. Ciò che invece si perde, nelle parole di Claudio Ranieri, è un doppio dato: la straordinaria cavalcata del 2010 (che vedete a fianco) ed il fatto che nella sua carriera italiana ai massimi livelli, fra Roma e Torino, non abbia perso neppure un derby (5 vittorie e un pari). È questi numeri, in fondo, dovrebbero dare ottimismo all´universo giallorosso assai più delle frasi ad effetto. Fuochi & Divari. Ovvio, comunque, che l´apprezzamento per la Lazio è pari almeno alla voglia di batterla. “Reja è una grande allenatore e sta facendo benissimo – dice Ranieri . La Lazio è in testa e io dico sempre che ognuno ha quello che si merita. Se è un fuoco di paglia, problemi loro. Noi comunque proveremo a dargli fuoco sicuramente”.
Frase dal sapore neroniano? Meno di ciò che si pensi. “Il derby non è una partita come le altre, non ci sono mai dei favoriti, è una gara a sé, però io lo vivo serenamente, anche se vogliamo batterli. I biancocelesti, poi, sanno che prima o poi perderanno e la loro paura è che accada con noi. Sono sotto pressione”. Messaggio ai sordi Ranieri, che recupera Pizarro e Nicolas Burdisso (anche se perde Juan), sente di avere il gruppo in mano. “I miei stanno bene, sono vogliosi e volitivi. Ho ribadito che sono con me ma non ce n´era bisogno: è quello che si vede quando i giocatori lottano come a Basilea. Magari le mie parole sono state indirizzate a qualcuno che faceva “il sordo del compare”. Titoli di coda sull´ambiente. “Morganti? È un grande arbitro, sicuro autorevole e deciso. Incute rispetto, va benissimo. L´importante è che ci siano tanti bambini, è questa la cosa più bella. Gli sfottò vanno bene, sono il sale di questa partita, ciò che conta però è che rimangano sfottò”. E per chiunque perda ce ne saranno a pioggia. Timori? “Quale timori? Non ci sono timori. Rispetto sì, timore no”. Parola di uno che di derby se ne intende.