Se i risultati tardano a venire, accade che si comincia a parlare di esonero. La sorte di Claudio Ranieri non fa eccezione. Da Leggo:
Venerdì scorso qualcuno ha dato per scontato il prolungamento del contratto di Ranieri, il tecnico che ha fatto scempio della Roma più forte dai tempi dello scudetto di Capello. Non fosse arrivato il gol a tempo scaduto di Vucinic contro l’Inter, la Roma sarebbe ultima in classifica. Invece è penultima.
Rosella Sensi non ha dunque alternative all’esonero per manifesta incapacità di gestire questi giocatori. La sostituzione di Borriello non l’avrebbe pensata neppure uno di quei verdurai tirati in ballo da mister non-sapete-chi-è-Ranieri (purtroppo, invece, lo sappiamo). Lo stesso Totti sembrava sorpreso. Il capitano va tenuto stretto, è vero, ma non va tenuto in campo per forza o per paura. Ranieri ha detto che Borriello era stanco. Il centravanti nega e apre un’altra frattura. Perché senza coraggio si scontentano tutti. Brighi per Menez si spiega invece facilmente. Arrivando a Roma, Ranieri disse: scordatevi il bel gioco. Promessa mantenuta. Il problema, chiaramente, è trovare il sostituto nell’attuale deserto. Con questa squadra basterebbe un ragioniere come Reja (a proposito, complimenti). Lippi sta bene dov’è (a spasso). Ci sarebbe Leonardo, chissà? Chi non c’è più è Ranieri.