Claudio Ranieri, alla vigilia del delicato match di campionato di domani pomeriggio (ore 15, Stadio Olimpico) contro il Cagliari, torna a parlare della partita di mercoledì sera e spazia a 360 gradi sulla forma e sulla condizione mentale della sua squadra.
Riguardo la questione del deferimento di Mourinho, esordisce così: “Questo è un calcio che a me non piace. Io voglio un calcio di rispetto che do e pretendo. Non mi piace fare gruppo facendo sentire i giocatori attaccati da tutti e da tutto, a me piace vincere in modo diverso”, l’allenatore romano prosegue commentando le parole del suo collega interista: “Certe dichiarazioni sono bombe ad orologeria, e a me piace dare messaggi positivi, perché per me il calcio è questo. Ci sono molti modi per caricare la squadra e fare gruppo, io cerco quello agonistico, duro, ma nel rispetto del prossimo.”
Il maggior pensiero del tecnico, però, in questo momento, è rivolto al recupero psicologico della squadra che sembra aver sofferto molto la cocente sconfitta in Coppa Italia: ““Le motivazioni non mancheranno. Con positività e senso di realtà siamo arrivati a giocarsi cose importanti, come la finale di Coppa Italia“; poi promette al pubblico romanista che non rimarrà nulla di intentato: “Il pubblico ci chiede di non mollare, e noi non molleremo. Noi siamo procacciatori di sogni e dobbiamo continuare a far sognare il nostro pubblico”.
In maniera un pò stizzita, ritorna poi, sulla questione Totti-Balotelli: “Un peccato, perché dovevamo parlare di altre cose, invece Francesco qualunque cosa faccia viene additato come malvagio. Francesco ha sbagliato, ma è un essere umano, ha capito che ha sbagliato e andiamo avanti“; Inoltre, conferma la sua opinione riguardo la strumentalizzazione di qualsiasi gesto del capitano giallorosso: “Tutto viene evidenziato e amplificato perché è Totti, e questo non è giusto, perché Totti è e rimane un grande uomo che fa belle cose anche fuori dal campo. Lui ha sbagliato e chiesto scusa, ed è bello vedere un uomo che, dopo avere sbagliato, riconosce i propri errori e chiede scusa”; poi chiosa: “Non tutti lo fanno. Dire che Totti è razzista vuol dire non conoscerlo, lo si vuole denigrare e basta”.Il coach testaccino vuole elogiare la società indirettamente, facendo una breve panoramica sulla situazione della Serie A: “Abbiamo sempre detto che ormai nel calcio vince chi ha più soldi. Io non so quanto ha speso l’Inter nell’era Moratti, ma è certo che i soldi aiutano a vincere. La Roma sta tenendo la squadra ai vertici del calcio italiano con altri mezzi. Facile vincere come Mourinho? Non è un fenomeno, quello lo dite voi. E’ un buon allenatore. E mi fermo qua”.Poi taglia corto su un suo possibile incarico come successore di Lippi alla guida della nazionale: “La Nazionale? Ho un contratto con la Roma, fa piacere sentire l’interesse degli altri, ma lì ci si ferma”.
Infine conclude, dando un suo parere riguardo gli atteggiamenti antisportivi di alcuni giocatori avversari e sull’atteggiamento a dir poco “arrendevole” della Lazio nella partita contro l’Inter: “Iniziative per riappacificare Roma , Lazio e Inter ? Non abbiamo litigato. Lo spot lo facciamo noi addetti ai lavori, non chiamo in causa i giornalisti per tutto quello che è successo in questi giorni, voi raccontate quello che avviene. Non dobbiamo riappacificarsi, ma essere responsabili dei nostri atteggiamenti e dare un’immagine diversa di noi e del calcio. Io quando parlo so che vado dentro milioni di case e voglio far passare e raccontare il calcio che mi piace”. Poi chiude commentando il gesto di Chivu: “Chivu? In quattro giorni non abbiamo dato una bella immagine del calcio italiano. Anche Chivu ha fatto quel gesto e ha chiesto scusa, ma dobbiamo dimostrare al mondo che sappiamo giocare al calcio, vincere e perdere”.