Claudio Ranieri motivato. Determinato. Deciso. Fosse così anche la sua Roma, nella trasferta di sabato al San Nicola, è meglio che il Bari cominci a tremare. Di fronte ai microfoni, nella consueta conferenza della vigilia al Fulvio Bernardini, il testaccino sa già cosa gli verrà chiesto. Tutti hanno voglia di vederli assieme, quei due. Francesco Totti e Luca Toni.
TOTTI. “Sta bene. Si è allenato molto bene. Gli manca il minutaggio, ma sono contento di lui. Già sta meglio della sfida contro l’Inter. Parlerò con i ragazzi e vediamo di organizzare una squadra equilibrata. Abbiamo fatto tanto senza il nostro capitano, il nostro condottiero. Ora torna. E lo fa per fare bene. Dobbiamo far sognare i nostri tifosi, ma noi dobbiamo pensare ai fatti“.
TOTTI E TONI. “Li stiamo aspettando – tutti, mi ci mett anche io – da gennaio. Sono due ragazzi che hanno intesa anche fuori dallo spogliatoio. L’abbiamo visto pure in nazionale. Sono campioni del mondo, hanno giocato insieme per cui sono un’arma importantissima per questa Roma. Mi auguro che sia un rafforzamento ulteriore e che ci possano far andare ancora meglio di quello che stiamo già facendo“.
TOTTI, TONI E VUCINIC. “A livello di equilibri, si può fare. Se tutta la squadra corre e riesce a restare compatta, si può fare“.
MARCO E MIRKO. “Mirko è un purosangue, bigona lasciarlo correre nelle praterie come vuole lui e ogni tanto bisogna tirargli le redini e riportarlo in carreggiata, però è un bellissimo purosangue. Potrebbe giocare alla Delvecchio? Marco fisicamente era più portato ad essere tra virgolette un centrocampista, Mirko ha una diversa conformazione più da scattista. Però lo spirito di sacrifico che aveva Delvecchio ce l’ha anche Mirko“.
TIFOSI. “Tanti ci seguiranno a Bari, ringrazio il popolo giallorosso che viene a sostenerci. Faranno tanti chilometri e staranno lontano dalla famiglie in un periodo di festa. A noi fa piacere sentire questo amore. E’ bello. Vuol dire che la squadra sta facendo sognare. Mi auguro che tornino da Bari sereni e soprattutto che stiano attenti lungo il viaggio“.
BARI-ROMA. “Giocheremo contro una buona squadra, che ha fatto tanti punti in casa e ha battutto diverse grandi. Sarà una gara molto bella, con due squadre che cercheranno la vittoria“.
SCUDETTO. “L’Inter ha qualcosa in più perchè sta un punto avanti alla Roma. Questo è. Poi ci siamo noi, dopo ancora il Milan. L’inter è la favorita, deve vincere e noi stiamo là. Ci si è aperta non una porta ma un portone. Dobbiamo lottare. Alla fine del campionato non dovremo avere rimpianti. Se poi loro saranno stati più bravi di noi gli stringeremo la mano“.
MOURINHO E LE POLEMICHE. “Ha detto che non è lotta a tre per lo scudetto ma è Inter contro tante altre cose. Non se si riferiva agli arbirtri. Io posso ricollegarmi all’ultima squalifica ricevuta quando ha fatto il gesto delle manette. Mourinho deve stare sereno, gli errori ci sono da una parte e dall’altra. Ricordo che contro di noi hanno segnato un gol che doveva essere annullato. Penso anche al calcio di Chivu a Toni, il rumeno non è stato espulso. Così come Lucio su Vucinic. Anche Mourinho dovrebbe accettare le decisioni dell’arbirtro. A noi negli ultimi tempi non hanno fischiato 4/5 rigori e non ci siamo lamentati mai. Non bisogna pensare a sospetti, anche gli arbitri sbagliano. Contro di noi l’Inter ha perso, è stata anche sfortunata perché ha preso tre pali. Capisco la tensione, ma nulla di più“.
NAZIONALE. “Io so raccontare poco di me stesso, però sono felicissimo. quando i tifosi sono contenti. Ho sempre detto che allenare a casa mia è una doppia responsabilità perchè sono un allenatore, un professionista ma anche un tifoso. Se si vince sono doppiamente contento. Se invece si perde sono doppiamente amareggiato. E’ tutto rapportato al quadrato. Lo racconto così però non so esprimere tutte le mie emozioni“.
RETTILINEO. “Superato il curvone, ora c’è il rettilineo. Dare tutti noi stessi. Dobbiamo mettere tutto quello che abbiamo sul campo senza rimpianti, con la consapevolezza di quello che dobbiamo fare, delle difficoltà che ci sono perchè ogni partita sarà un super esame; ma finalmente ci giochiamo un esame piacevole. Stiamo bene, la squadra è in salute, motivata, sta bene fisicamente. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, sapere che andiamo a giocare contro una grandissima squadra, una squadra che ha fatto un campionato bellissimo, che sta giocando un gran calcio, per cui ci saranno delle difficoltà da superare. Dobbiamo essere molto umili, molto concetrati e con i piedi per terra per cercare di venirne a capo“.