Roma, la rimonta si gioca in casa. Quarantamila giallorossi contro il Panathinaikos

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 IL FATTORE OLIMPICO“Perché nonostante i risultati positivi l’Olimpico non è mai pieno? Me lo sono chiesto anche io – ha risposto Claudio Ranieri nella conferenza di Trigoria ma non riesco a capire il perché. Spero che domani l’Olimpico sia pieno perché ne abbiamo bisogno. Quando lo riempiremo vorrà dire che saremo sulla strada giusta”. Il feeling tra l’impianto che sorge all’interno del Foro Italico e la Roma, in questa stagione, era iniziato tra alti e bassi: in piena estate prima il Gent e poi il Kosice dovettero arrendersi agli uomini di Spalletti nelle prime gare di Europa League. Dieci gol all’attivo (di cui 5 siglati da Francesco Totti) e solo due al passivo. Un trend positivo subito ribaltato all’esordio stagionale del campionato italiano di serie A: il 30 agosto, infatti, la Juventus di Ferrara violò lo stadio con un secco 1-3. Gara fatale per il destino giallorosso del tecnico toscano e punto d’inizio per la nuova avventura di Ranieri alla Roma. E per l’imbattibilità (quasi) perfetta dell’Olimpico. Da allora, infatti, sono 17 i successi casalinghi in 18 apparizioni sul terreno amico. Undici in campionato, tre in Europa League ed tre in Coppa Italia. Trentasei boati della Sud contro i dieci gol subiti dai giallorossi sotto il proprio pubblico. L’unica macchia la sconfitta per 0-1 contro il Livorno di Serse Cosmi; il perugino (ma romanista di fede) che ha dato l’unico dispiacere casalingo al tecnico di San Saba. Un cammino casalingo che anche domani dovrà far valere il proprio peso. La storia giallorossa insegna che la Roma all’Olimpico ha sempre mostrato la capacità di rendere possibile l’impossibile. Il popolo giallorosso è sempre stato un grande alleato della squadra. E dovrà farlo anche domani sera contro il Panathinaikos: si prevedono oltre 40 mila spettatori giallorossi nell’impianto romano che però, ultimamente, nonostante i risultati positivi, fatica a riempirsi.
LA FORMAZIONE – Tra gli infortunati e indisponibili per domani sera c’è naturalmente Totti che continua a seguire il programma stilato per il pieno recupero dall’infortunio. «Ha avuto diversi infortuni a quello stesso ginocchio – spiega il tecnico romanista ai giornalisti- Il dottore che meglio lo conosce ci ha dato tempi e modi che noi stiamo rispettando».
Capitolo Toni: da oggi ha cominciato a correre sul campo C del Fulvio Bernardini assistito dal preparatore Silvano Cotti e vorrebbe rientrare per la trasferta di domenica contro il Napoli. Sarà difficile, però, vederlo in campo al San Paolo perchè l’attaccante non si allena con il gruppo da diverso tempo. Contro il Panathinaikos potrebbe confermarsi tra gli undici titolare Alessio Cerci che, dopo la gara interna contro il Catania, cerca la conferma di una maglia da titolare anche contro i greci. Magari spostato in una posizione più avanzata del terreno dell’Olimpico. Il tecnico spiega che “se lui crede ha le caratteristiche adatte per fare la seconda punta. Ha un gran tiro, un bel dribbling può fare la seconda punta tranquillamente”. Affiancherà, probabilmente, Mirko Vucinic: “Ha lavorato tanto e sta raccogliendo i frutti del suo lavoro”. In porta sarà confermato Doni, visto il forfait di Julio Sergio (nonostante oggi abbia corso internamente sul tapis roulant), Motta si giocherà le sue carte per il ruolo di esterno destro (in alternativa Cassetti) con Mexes e Burdisso (in ballottaggio con Juan) coppia centrali e Riise confermato sulla corsia mancina. Taddei, Brighi, De Rossi e Perrotta formeranno il quartetto di centrocampo dietro a Cerci e Vucinic che sferreranno gli attacchi ai greci.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2):  Doni; Motta, Mexes, Burdisso, Riise; Taddei, Brighi, De Rossi; Perrotta; Cerci, Vucinic
Marco Visco


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