Dalla Repubblica:
Vento di cambiamento. La Roma di Montella, dopo il successo sul Bologna, cancella il recente passato, ripartendo dal 4-2-3-1, e riparte dal Parma. La squadra cui dieci anni fa proprio l’ex centravanti realizzò il secondo dei tre gol per la festa scudetto. Dieci anni dopo, proprio il Parma battezza l’esordio all’Olimpico da allenatore: “Uno stadio che mi ha dato sempre forti emozioni e me ne darà di più da allenatore“. Una giornata speciale anche per Totti, capitano dello scudetto di dieci anni fa e che domani festeggerà le 600 presenze con la maglia della Roma. Montella applaude il capitano di ieri e di oggi: “Credo sia un valore per questa squadra, viene da un periodo fisicamente non ottimale, ora lo vedo bene, ha giocato benissimo a Genova e su di lui punto molto“.
ROMA ANTICA – Ma all’Olimpico Montella ripartirà anche da una Roma antica, quella cara a Spalletti. Soprattutto, confermando la coppia Pizarro-De Rossi al centro del campo: “Per me insieme sono perfetti“, giura Montella, che cancella le polemiche intorno al rientro del cileno, indisponibile con Ranieri e miracolosamente recuperato dal neo tecnico: “Non voglio mancare di rispetto a Ranieri. Non so se prima gli è stata chiesta la disponibilità come gliel’ho chiesta io. Da parte sua c’è stata disponibilità, anche se non si sentiva di giocare, e si è visto anche in campo, dopo 10 minuti del secondo tempo mi faceva segno che non vedeva più. Ma per me era indispensabile, ha dato forza e mentalità alla squadra, ci ha fatto un grosso favore. Spesso alla prima al rientro si fa bene, poi si soffre dopo. Se giochiamo a due a centrocampo per me è indispensabile, se giochiamo a tre ne posso anche fare a meno“. Il rischio è che i tifosi dell’Olimpico domani possano beccarlo: “Mi auguro venga sostenuto. La Roma ha bisogno di sostegno, sennò poi si perde sicurezza, veniamo da un periodo non facile”. Ma le novità con l’avvento di Montella riguardano anche gli allenamenti quotidiani, più intensi rispetto al recentissimo passato: “Non vorrei essere frainteso e non parlo di quanto accadeva prima di me, noi lavoriamo in un certo modo, cerchiamo di avere ritmi di allenamento alti per quanto possibile. Se abbiamo 90 minuti nelle gambe? Non lo so, non l’ho ancora mai vista. Per ora siamo arrivati ai 74 di Bologna“.
LA SPINTA – Montella punta forte anche sulla spinta del pubblico, che dall’inizio della stagione sembra aver abbandonato almeno numericamente la squadra e che prima della svolta tecnica ha criticato anche violentemente giocatori e dirigenti: “Ma dobbiamo dare fiducia e sicurezze ai ragazzi, mercoledì hanno interpretato tutto benissimo, sacrificandosi tanto. Mi danno grande disponibilità, la strada è questa, miglioreremo sempre di più“. Obiettivo, centrare la prossima Champions: “La Roma è forte e la partita è ancora in gioco. Ci crediamo, ma ci sarà modo di pensarci”. Per provare a entusiasmare, il neo tecnico studia due volti diversi della Roma, una con il modulo antico, una con il centrocampo a rombo. “Non svelo le mie idee, il Parma avrà voglia di fare risultato come noi. Ma certe gare si vincono con la testa. Ci prepariamo a due ipotesi, il Parma può giocare anche a tre, non siamo certi di come possono giocare. Priorità, viste anche le ultime gare, è non prendere gol, siamo la terza peggior difesa, abbiamo preso gli stessi gol del Parma. Per questo può restare fuori anche qualche giocatore che reputo fortissimo“. Uno di questi è Borriello, che rischia di restare a guardare: “Si riposerà? Spero riposi oggi, domani mi serve fresco”, giura Montella. Che, però, non esclude musi lunghi: “Prendo in esame quello che facciamo da quando ci sono io, a volte un piccolo gesto di disappunto ci può stare, al resto pensa la società. La sento vicina, ci sono regole chiare. Non mi offendo se vedo giocatori con il viso poco felice“. L’importante è che sorrida la squadra.