Da titolare inamovibile a precario, per non dire panchinaro. La parabola di David Pizarro nella Roma somiglia a una repentina eclissi: per anni fulcro del gioco, ora non pare più indispensabile a Claudio Ranieri. (…) Di confronti anche vivaci, come dopo Roma-Basilea, ce ne sono stati, ma a «declassare» il cileno hanno contribuito altri fattori. Virus intestinale a parte, valido per motivare la singola esclusione come il pantano di Verona, c’è la presunta incompatibilità con De Rossi nel 4-3-1-2 e la considerazione aumentata per uomini mai utilizzati nei primi due mesi di stagione come Simplicio e Greco. Problemi tattici, fisici e di rapporti. Quanto basta per alimentare il malcontento del centrocampista e giustificare le prime voci di divorzio. Lo Zenit San Pietroburgo del mentore Spalletti o il Genoa di Enrico Preziosi?
Aspettando sviluppi societari della Roma e certezze sul futuro di Ranieri, c’è chi esce allo scoperto. Il patron rossoblu ha parlato ai microfoni di “Radio Kiss Kiss” e non si è nascosto: «Uno scambio Pizarro-Sculli? Noi abbiamo bisogno di un innesto a centrocampo e Pizarro è un calciatore importante. In questo periodo si vagliano le varie possibilità e non mi dispiacerebbe avere Pizarro, anche se situazioni come queste potranno valutarsi e concretizzarsi solo in gennaio».Lo scambio sembra improponibile, ma il messaggio è chiaro: chi ha un interesse per Pizarro è pronto a muoversi.
Pizarro & Ranieri, il futuro è in bilico
di 28 Dicembre 2010Commenta