Per Nicola Piovani, la vita continua a essere bella. In attesa di Roma-Inter, il musicista giallorosso nell’anima non ha mancato all’appuntamento con le dichiarazioni e le previsioni. L’Oscar 1999 per la colonna sonora del film diretto e interpretato da Roberto Benigni, come la totalità del tifo capitolino, non vede l’ora.
SOUNDTRACK. “Con quale colonna sonora accompagnerei la Roma verso la gara contro l’Inter? Mi viene in mente la marcetta allegra del Marchese del Grillo. La Roma deve farsi forza del tipico disincanto di noi veri romani contro il livore di Mourinho che ha subito capito che in Italia bisogna allenare anche i giornalisti. Lui è bravissimo ad alzare la tensione. La città è matura, i tifosi sapranno trasmettere le giuste motivazioni senza creare ansia o tensioni. Noi siamo la squadra dai piedi buoni, quelli a cui piace far divertire la gente“.
SCUDETTO. “La Roma ha già vinto. Prima di giocare e prima di conoscere il verdetto del campo. Lo scudetto devono vincerlo altri e lo vinceranno. Naturalmente faccio gli scongiuri, ma per noi giallorossi essere arrivati ad un niente dall’Inter è già un grande riconoscimento. Alla fine la spunterà l’Inter. In città l’atmosfera è tranquilla, allo stadio i tifosi della Roma andranno per una festa: ora che siamo in gioco, giochiamo, ma accompagnati dalla serenità per una stagione che ci vede protagonisti quando nessuno poteva prevederlo“.
CLAUDIO RANIERI. “Sorprendente. Io mi sentivo orfano di Spalletti, tecnico che aveva mostrato al mondo cosa significhi l’idea di un calcio moderno e spettacolare. Poi è arrivato questo signore umile e dai modi gentili e ci ha conquistato: per il lavoro di Ranieri non trovo aggettivi“.
ROSELLA SENSI. “Credo che le critiche al nostro presidente siano il frutto di una mentalità tipica di chi vive il mondo del calcio. Rosella è una donna in un ambiente di maschi. Incompetente? Siamo a quattro punti dall’Inter? E, allora…“.