Pastore, Menez e tutto il resto

di Redazione Commenta


 La sfida tra giovani campioni dal futuro assicurato – Javier Pastore e Jeremy Menez – ma anche parecchio altro. Spunti di riflessione de Il Romanista in attesa di Palermo-Roma:

«Jerry è più completo di Pastore». Parola di Fabio Simplicio. Il centrocampista brasiliano lo ha detto l’altro ieri a Sky Sport parlando della sfida con la sua ex squadra e del confronto tra il talento francese e quello argentino. Il numero 30 ha espresso chiaramente la sua preferenza, come aveva già fatto mister Ranieri: «Menez può giocare in più ruoli mentre Pastore ha bisogno di essere lasciato libero e vuole sempre la palla sui piedi. Sono diversi, ma Jeremy è più completo».

L’ex rosanero, che dopo un inizio da oggetto misterioso ha trovato spazio in mezzo al campo e si è anche levato la soddisfazione di un gol contro la Fiorentina, stasera ritroverà i suoi vecchi tifosi. perché oltre le parole di Simplicio, stasera Palermo- Roma non sarà solo la sfida fra Pastore e Menez. Proprio davanti a Simplicio, a sfidarlo, ci sarà, tra gli altri, il napoletano Antonio Nocerino, che nel centrocampo siciliano svolge un ruolo di grande equilibrio e che sotto la guida tecnica di Claudio Ranieri collezionò 32 presenze i  maglia juventina nel 2007/08. Il tecnico, però, l’anno successivo gli preferì Momo Sissoko e allora Nocerino lo ‘punì’ un anno dopo, quando siglò una rete alla Roma, la sua prima  in A. Sulla panchina palermitana c’è Delio Rossi, l’uomo che ama tuffarsi nelle fontane per festeggiare una vittoria nel derby. Lui, che per la Lazio ha rappresentato il periodo migliore fin qui, da Formello è scappato a gambe levate e ora – nonostante il lunatico Zamparini – al Barbera sembra aver trovato la sua dimensione ideale: con il doppio trequartista dietro a un’unica punta sta portando i suoi a grandi risultati, grazie anche a contropiedi veloci e sostenuti dalla spinta dei terzini. In mezzo alla difesa è inamovibile Cesare Bovo, romano e romanista, scommessa mancata a Trigoria, giramondo della  provincia prima di accasarsi con gli isolani. Insieme a De Rossi e Totti, sarà uno dei tre capitolini in campo domani. Anche se un testaccino adottato è di sicuro Mexes, che attraversa uno splendido stato di forma psicologica e fisica e domani avrà la maglia da titolare, data anche l’assenza forzata di Nicolas Burdisso. Accanto a Bovo si muoverà Munoz, giovane ma già affidabile: la sua prova del 9 è la marcatura di Marco Borriello. Sfida ben più affascinante è quella tra i due numeri 10, Francesco Totti e Fabrizio Miccoli. Del capitano romanista inutile aggiungere altro al tanto già detto in vent´anni di carriera, mentre sul pugliese non si finisce mai di scoprire nuove qualità, che ci si augura non sfoggi tutte insieme come ama sempre fare al cospetto dei portieri di casa nostra, dato che la Roma è uno dei bersagli preferiti dal fantasista di Casarano. Entrambi i trascinatori delle due squadre hanno un solo gol all´attivo in campionato: Totti su rigore contro la Juve, Miccoli ai danni del Cesena (dopo il rientro da un´operazione al ginocchio).


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