L’Onorevole Paolo Cento è stato intervistato da Vox Populi Romani sulla vendita della società giallorossa, sulla tessera del tifoso e novità riguardanti la Legge sugli stadi.
“Sono convinto che l’ Azionariato Popolare sia il futuro per la gestione dei club calcistici. Il modello Barcellona è un modello da guardare con molta attenzione e a cui ispirarsi per prenderne spunto. Vanno fatte però alcune doverose precisazioni: i tifosi non dovranno essere usati solo come soggetti a cui attingere per prelevare denaro, ma dovranno essere partecipi a tutti gli effetti, dovranno avere voce in capitolo. Con queste premesse, il modello di azionariato popolare, mi trova totalmente consenziente.
Aggiungo inoltre che il Parlamento dovrà legiferare in tal proposito, proprio per prevedere la tutela dei tifosi che decideranno di far parte di tale progetto.”
Passiamo alla Tessera del Tifoso; Chievo – Roma vietata ai tifosi ospiti, Milan – Roma senza limitazione alcuna. E´ la dimostrazione della palese contraddizione insita nella Tessera del Tifoso ?
“Sì, è la dimostrazione di una contraddizione e anche dell’inutilità di tale strumento. Sappiamo tutti che potenzialmente la trasferta di Milano è più pericolosa della trasferta di Verona. Se la tessera del tifoso è uno strumento per tutelare la sicurezza delle persone ben venga, ma dal modo in cui si sta agendo non sembrerebbe così. Se è solo un grande business, solo un bancomat, allora che lo si dica chiaramente nel rispetto dei tifosi. E inoltre ciò che è inaccettabile sopra ogni cosa è l´ obbligatorietà che caratterizza tale provvedimento.”
Per concludere: Legge sugli stadi. A che punto è l’iter legislativo, dopo la battuta di arresto del 22 dicembre scorso ?
“Sappiamo tutti che in questo periodo l’ attività parlamentare è sospesa, ma ci sono tutte le premesse affinché tale proposta vada a buon fine. Ma, tenendo a mente due punti fermi: il primo, cioè, quello di facilitare le società che vorranno costruire stadi di proprietà e a tal proposito i tifosi andranno coinvolti in questo progetto, soprattutto in un eventuale modello stile Barcellona. Dovranno sentirsi proprietari del loro stadio e non semplici utenti. Il secondo punto importante sarà quello di evitare che si costruiscano intere città parallele a quelle esistenti, dove verranno costruiti gli stadi. Bisognerà vigilare con la massima attenzione, al fine di evitare speculazioni edilizie.”