Christian Panucci, ex di Roma e Milan, ha parlato della sfida di sabato all’Olimpico. Ecco le parole del difensore a Il Messaggero:
Lei era uno di quelli che quando affrontava i giallorossi, scendeva in campo col coltello tra i denti? «No no, tiravo fuori la cattiveria solo per vincere, nessun astio particolare».
Ora che è fuori dai giochi, e viene un po’ di invidia nel guardare questa partita senza poterla giocare? «Non sono invidioso per natura. E poi in questo momento il calcio non me ne procura nemmeno troppa. Sono sereno, penso amio figlio, alla famiglia, alle cose personali».
Ma questa partita però la guarderà con occhi diversi. «Non c’è dubbio. Sono le due società a cui tengo di più. Ma, come detto, la Roma è la Roma».
Che ha più del Milan. «La città meravigliosa, i tifosi, quello che ho vissuto mi ha riempito. E’ vero, ho vinto poco, mentre a Milano sotto questo aspetto sono andato meglio. Però a volte l’emozione che ti trasmette una persona per strada vale molto di più di una coppa alzata in cielo». Rosella Sensi? «Una brava persona, un presidente molto giovane. E come tale fatica a prendere le decisioni».
Ha qualche rancore nei suoi confronti? «No, assolutamente. Io ho sbagliato lo scorso anno a Napoli, quando mi sono rifiutato di andare in campo, ma lei ha sbagliato a non guardarmi più negli occhi. Dopo quella domenica l’ho chiamata una volta, non sono riuscito a parlarle. Poi, non l’ho più sentita e ho scelto di non chiamarla più».
Roma-Milan vale anche per lo scudetto? «E’ difficile, l’Inter va a mille. Però è giusto crederci. Noi due anni fa, a questo punto del campionato, eravamo a meno undici dei nerazzurri. Abbiamo sfiorato lo scudetto all’ultima giornata. Quindi…».
Chi arriva seconda? «La Roma. Ma anche se dovesse arrivare terza, cambierebbe poco».Cosa ha dato Ranieri più di Spalletti «Quello che ha fatto Spalletti è stato fantastico, come allenatore ho molta stima di lui. Alla fine il gruppo aveva meno motivazioni, si era chiuso un ciclo e Ranieri è stato bravo a rinvigorire i ragazzi, che comunque non hanno mai perso il loro valore tecnico».
Il Milan cosa deve temere della Roma? «Ultime partite escluse, la compattezza difensiva. Là dietro ci sonograndigiocatori, non è facile superarli».
E la Roma di cosa deve aver paura? «Ronaldinho mi pare sia l’uomo in più in questo momento. L’assenza di Pato si farà sentire, comesifarannosentirequelledi Totti e Pizarro. Ma la Roma è più squadra».
Il Milan ha potere politico? «Non ci ho mai creduto aqueste cose e spero che i miei ex compagni non si facciano condizionare da queste cose».
Quale Roma-Milan ricorda con un sorriso? «Due anni fa, perdevamo uno a zero, vincemmo due a uno. Ma quellafuunastagione fantastica in generale».
Torniamo a Spalletti: i suoi rapporti con lui proprio non andavano. «Eravamo due personalità forti che si scontravano. Ma come allenatore, non gli posso dire niente».
Come finisce Roma-Milan? «Tre a uno per noi».Per noi. Non gli è proprio passata…