Da Il Corriere dello Sport:
Tocca a lui. Ancora lui, l’uomo del Montenegro. Totti a casa con l’influenza e un occhio al ginocchio, Toni non ancora recuperato, toccherà di nuovo a Mirko Vucinic essere il punto di riferimento offensivo della squadra giallorossa, il principale indiziato, si fa per dire, per cercare quel gol, meglio ancora se al plurale, che in partite di coppa in trasferta vogliono dire una solida ipoteca per continuare l’avventura europea. Del resto il montenegrino è uomo di coppa.
Capitano a parte, è l’unico altro romanista che può vantare un tabellino in doppia cifra in Europa, dieci reti, spesso e molto volentieri in partite che sono rimaste nella memoria dei tifosi come a Madrid, come all’Olimpico nell’unica vittoria sul Manchester United, come contro lo Sporting Lisbona per una vittoria fondamentale con un gol che è stato un capolavoro, come, sempre in casa, quella doppietta al Chelsea che per una notte riconsegnò a Luciano Spalletti una Roma che si pensava smarrita. “Non è mai facile fare gol, l’importante, poi, non è tanto che segni io, quanto che vinca la Roma, noi all’Europa League ci teniamo, ci piacerebbe molto arrivare alla finale” ha sussurrato ieri mattina il montenegrino sul charter che ha portato la Roma in una Atene che alla Roma ha regalato un caldo primaverile ma pure un traffico che, al confronto, da noi è un paradiso, ed è tutto dire. Qui ad Atene non ha mai giocato, “contro l’Olympiacos nel 2006 a nostra vittoria me la sono goduta dalla panchina”, il battesimo sarà in uno stadio da Champions, di fronte agli annunciati 60000 tifosi indemoniati del Pana, roba che per uno come il montenegrino costituiscono solo uno stimolo e una garanzia in più.
a giocato molto in questi ultimi tempi, quando, invece, con l’arrivo di Luca Toni nel mercato di gennaio, sembrava che dovesse essere lui la vittima sacrificale alla coppia che ha vinto un mondiale, a quei due che fanno sognare i tifosi giallorossi ma che, finora, con la Roma, insieme in campo non li abbiamo ancora visti. Ranieri, del resto, nei confronti di Vucinic ha avuto sempre parole di stima, consapevole probabilmente che solo il montenegrino gli garantisce la copertura di entrambi i ruoli offensivi, meglio da esterno sinistro ma se c’è da fare il centravanti, nessun problema, come stasera qui ad Atene, l’uomo di Coppa per non tornare a casa senza aver scritto almeno un nome nel tabellino nei marcatori.