Julio Sergio 6,5: Concentrato e reattivo per tutti i novanta minuti. Si è fatto trovare pronto quando il Milan si è affacciato dalle sue parti.
Cassetti 5,5: Ordinato in fase difensiva, poco impegnato dalle poche manovre del Milan sulla sua fascia di competenza. Nella ripresa soffre le accelerazioni di Antonini.
Burdisso 6: Puntuale nelle chiusure, bravo negli anticipi e sicuro negli stacchi di testa. Aggrappato al carisma del suo compagno di reparto non soffre quasi mai gli attacchi del tridente rossonero.
Juan 6,5: Leader difensivo. Il migliore degli undici giallorossi ha vinto ogni duello con gli arieti rossoneri. Una sicurezza.
Riise 5: Parte bene su Huntelaar, con il passare dei minuti si perde come tutto il reparto di sinistra giallorosso. Poche le sue escursioni offensive, troppo spesso chiuso da Baptista. I numerosi errori difensivi e la poca personalità odierna fanno di questa la sua peggiore prestazione della stagione.
De Rossi 5,5: Grinta e cuore. Lotta su ogni pallone è costretto a dettare i tempi dell’azione. Prova a forzare la manovra giallorossa ma troppe volte i suoi appoggi sono errati. Nella ripresa si sono perse le sue tracce.
Pizarro 5: Torna in campo dopo l’infortunio subito, non è ancora nella forma migliore. Accerchiato dagli uomini rossoneri non riesce a trovare lo spunto decisivo per garantire l’accelerazione nella manovra romanista. Fuori condizione atletica cala con il passare dei minuti.
Taddei 5: Uno dei peggiori in campo. Poco concentrato ed in ritardo in copertura. Corre per la sua fascia di competenza ma è poco incisivo in fase offensiva.
Perrotta 4,5: Spaesato e fuori posizione. Dal perno avanzato del centrocampo giallorosso è passato a coprire la fase difensiva. Malamente.
Baptista 5: Preferito a Luca Toni deve dare un po’ di sostanza e di peso all’attacco. Missione fallita. Cerca la strada del gol con dei tiri dalla lunga distanza che non impensieriscono Abbiati. Dal 13 del s.t. Toni 6: Mette fisico e centimetri nella trequarti del Milan, guadagna punizioni al limite dell’area non sfruttate dai compagni. Prova a duettare con Vucinic senza successo.
Vucinic 6: Prova a cambiare la direzione della partita con alcune giocate sopra le righe. Accende la luce ad intermittenza ma non riesce a trovare la giocata vincente. E’ l’unico a tenere in apprensione la retroguardia milanista.
Ranieri 5: Dopo la difesa a tre presentata a Napoli ripropone la vecchia linea all’Olimpico. Ma la sua squadra non si riconosce più: troppo molli a centrocampo perdono quasi tutti i contrasti. Troppo poco l’unico cambio effettuato.
M.V.
Commenti (1)