Lobont voto 6,5: Bravo a respingere un tiro da distanza ravvicinata di Flamini al 30′, e le conclusioni di Balotelli nella ripresa. Se non bastasse è sempre preciso e puntuale nelle uscite alte sui cross rossoneri da calcio d’angolo.
Marquinhos 7: Schierato a sorpresa come terzino destro annulla completamente El Shaarawy, non certo l’ultimo arrivato, che gravita dalla sua parte. In più cerca di farsi vedere anche in attacco spingendo con continuità sulla fascia di sua competenza.
Burdisso 7: Se Balotelli non riesce a spaventare Lobont il merito è soprattutto del difensore argentino che gli sta costantemente con il fiato sul collo, costringendolo spesso e volentieri a retrocedere sulla trequarti per ricevere palloni giocabili.
Castan 7: Anche per il difensore brasiliano vale lo stesso discorso fatto per il compagno di reparto. In collaborazione con Burdisso mette la museruola a Balotelli impedendogli di rendersi pericoloso.
Dodò 6: Dal punto di vista fisico è un giocatore pienamente recuperato. In velocità sovrasta De Sciglio che gli sfugge in un’unica occasione. Si fa apprezzare anche per qualche bella diagonale difensiva, ma il suo apporto a quella offensiva è scarso.
Lamela 5: Nel primo tempo brucia qualche volta Constant in velocità, ma non va mai al tiro. Nella ripresa quando la Roma è in superiorità numerica, l’argentino con le sue accelerazioni dovrebbe fare la differenza, invece scompare.
Bradley 7: Quella dell’americano è stata una partita sontuosa in fase di contenimento. Ha creato una vera e propria diga davanti alla difesa giallorossa, sradicando una miriade di palloni dai piedi dei giocatori rossoneri e stoppando molte delle loro azioni di contropiede.
Perrotta 6: Andreazzoli lo ripropone nel suo antico ruolo di mediano davanti alla difesa e lui quando si tratta di correre e sacrificarsi in copertura non demerita. In quella posizione, però, non riesce a rendersi pericoloso con i suoi inserimenti e il suo apporto in fase di costruzione della manovra è insufficiente tant’è che viene sostituito per far posto a Pjanic.
Marqinho 7: E’ stato tra i giallorossi il migliore in campo. Nel primo tempo sembra indemoniato ed è una vera spina nel fianco della retroguardia rossonera: se la difesa del Milan trema il merito è unicamente suo dato che va vicino al gol su un bel passaggio di Lamela, e si rende pericoloso con altre due conclusioni. Oltre a questo una partita fatta di tanta corsa e di sacrificio anche in fase di non possesso palla. Andreazzoli lo toglie inspiegabilmente per far entrare Florenzi.
Totti 4,5: Nel primo tempo sbaglia tanti, troppi, passaggi per un giocatore con la sua qualità tecnica: le difficoltà della Roma ad impostare la manovra sono da ricercare nella giornata storta del capitano. L’espulsione al 90′ per la gomitata rifilata all’ex compagno di squadra Mexes è l’epilogo di una partita da dimenticare.
Osvaldo 5: Soffre oltremodo la marcatura di Zapata e Mexes, e allora prova a svariare sulle fasce anche perché per vie centrali viene servito poco e male. Regala un paio di giocate di fino, ma sono lampi isolati perché non si rende mai realmente pericoloso dalle parti di Abbiati.
Andreazzoli 5: L’assenza di Pjanic dalla formazione titolare incide sulla qualità della manovra offensiva. Quando il Milan rimane in dieci sarebbe il caso di rischiare inserendo un altro attaccante, invece il tecnico giallorosso ritarda l’ingresso di Destro che nei pochi minuti che ha avuto a disposizione si è reso pericoloso. Se non bastasse toglie inspiegabilmente Marquinho che era stato il migliore in campo.
Maciej Lesiewicz