Juventus-Roma, le pagelle:
Julio Sergio 6,5: Chiude bene lo specchio a Iaquinta dopo pochi minuti di gioco. Non ha colpe sul gol. Non si fa sorprendere da un tiro velenoso di Quagliarella.
Cassetti 6: Ingaggia il duello con Grosso: lo contrae bene e gli mette pressione quando si sgancia. Si macchia di qualche sbavatura. Dal 1′ st Rosi 6: Offre una discreta spinta, ma in fase difensiva lascia ancora a desiderare.
Mexes 7,5: Soffre nel primo tempo quando gli attaccanti bianconeri aggrediscono la profondità. Concede qualche metro di troppo a Iaquinta, che ne approfitta in occasione del vantaggio. L’intervallo lo restituisce al campo rigenerato: il suo secondo tempo è impressionante, i salvataggi che compie superano di gran lunga gli errori dei primi quarantacinque minuti di gioco.
Burdisso 6,5: Dalle sue parti gli avversari hanno vita durissima. Detta i tempi della difesa, si integra sempre meglio con Mexes.
Riise 5: Sbanda sulle accelerate di Pepe, stenta ad approfittare degli spazi. Non appare lucidissimo nella gestione di alcuni palloni. Che perde in malo modo.
Simplicio 6: Un filtro costante al servizio dei compagni. Prova anche ad inserirsi negli spazi. Risulta fastidiosissimo ai suoi dirimpettai. Nel finale si fa sorprendere da Felipe Melo e dal terreno scivoloso.
De Rossi 7: Solido. Legge bene la partita. Da quando gioca davanti alla difesa è tornato ai livelli che gli competono.
Greco 6,5: Gioca in scioltezza. La personalità con cui la Roma impone i propri ritmi a Torino passa anche per i piedi del centrocampista romano. Un veterano con cinque presenze in serie A. Dal 30′ st Brighi sv.
Menez 6: Scende in campo con insolita tigna. Il giallo in avvio è il rovescio della medaglia, dall’altra parte però ci sono dribbling, palloni rubati e una conclusione con cui chiama al volo Storari. Nella ripresa sparisce dal campo. Così è Menez.
Totti 6,5: Vince il ballottaggio con Borriello, anche se non agisce propriamente da prima punta. Entra subito nel vivo del gioco, distribuisce a destra e a sinistra, fatica però ad arrivare alla conclusione. Così capitalizza al massimo i due calci piazzati di cui beneficia sul gong del primo tempo: con uno si conquista il rigore, con l’altro fredda Storari. Digiuno in campionato spezzato. Finalemente. Dal 23′ st Borriello 6: Dispone di pochissimi palloni giocabili. Lotta, ma non lascia il segno.
Vucinic 6: Si muove molto, purtroppo il più delle volte a vuoto. Cerca fortuna con il sinistro, ma la sua stella oggi non lo assiste. E’ evanescente, ma non va confuso con il Genio svogliato e indolente. L’impegno, insomma, ce lo mette.
All. Ranieri 6: Con i risultati ha preso coraggio. Così schiera Vucinic, Menez e Totti dal primo minuto. La sua Roma, però, soprattutto in fase offensiva, sembra più aggrappata ai guizzi dei singoli, che a schemi collaudati. Gli va riconosciuto di aver saputo infondere certezze ai suoi ragazzi.
S.D.S.