Roma, scudetto, Sampdoria, Pazzini: Francesco Totti e Daniele De Rossi sono i due calciatori giallorossi sulle cui spalle, oltre a esserci il peso di una squadra che ne riconosce l’indispensabilità tattica e tecnica, s’è piombata come un macigno insostenibile tutta la pressione psicologica inclusa nella volata scudetto. Non pensarci, poi ricredersi, poi ancora starci dentro. Infine, provare un dolore atroce che non è l’avvicinarsi di una resa quanto piuttosto l’incunearsi di una amarezza inevitabile. Dovevano passare la notte, il Capitano e Capitan Futuro. Avrebbero avuto bisogno di tempo – qualche ora – per metabolizzare la sconfitta, alleggerire la pesantezza, tornare a vedere barlumi di luce. Per adesso è fioca.