Filipe raggiunge Curci a Siena

Filipe si è trasferito al Siena. Il centrocampista era in scadenza di contratto e aveva espresso più volte la volontà di giocare con continuità, magari in una squadra meno blasonata.

Matteo Brighi attaccato al telefono: chiama la Roma o il Napoli?

Casi spinosi, ce ne sono sempre. Uno di questi, per la Roma giallorossa, è quello di Matteo Brighi, vicenda particolare di cui abbiamo abbondantemente relazionato. Dalla sua, il centrocampista, in attesa di una chiamata da parte della società per ridefinire i parametri economici dell’accordo che lo lega alla Roma fino al 2012, ha la grande stima del tecnico Luciano Spalletti e una stagione – quella appena trascorsa – nel corso della quale (per media punti e rendimento complessivo) è stato uno dei migliori di tutta la rosa.

Il rinnovo di Brighi è avvenuto lo scorso luglio per una cifra pattuita che va ad aumentare con il passare delle stagioni. Il suo attuale contratto prevede un guadagno di 1,4 milioni per la stagione sportiva 2009/2010, di 1,5 milioni per la stagione sportiva 2010/2011 e di 1,6 milioni per la stagione sportiva 2011/2012. A ciò vanno aggiunti i premi individuali legati al raggiungimento degli obiettivi di squadra.

Nicola Irti, legale del Gruppo Fioranelli: “Qualcuno trama contro di noi che vogliamo una grande Roma”

Nicola Irti, legale del gruppo Fioranelli, ha rilasciato dichiarazioni importanti in merito alla questione societaria della A.S. Roma. Parole dure, chiare e precise, con un obiettivo nient’affatto velato.

Quello del Gruppo rappresentato da Vinicio Fioranelli sembra un vero e proprio atto di accusa con risvolti da thriller.

Fio Group, per bocca di Rosella Sensi non dà sufficienti garanzie economiche e finanziarie, motivo per il quale la cordata svizzera non sarebbe da annoverare neppure tra i papabili acquirenti della società giallorossa.

Dichiarazioni in esclusiva per Sky Sport (che riportiamo fedelmente) hanno portato l’avvocato Itri, legale della società, a fare il punto della situazione nel tentativo di aggrapparsi – questo è ciò che sembra – all’ultimo appiglio possibile per non essere tagliati dai giochi.

Ecco le dichiarazioni:

Mirko non si tocca: un romano di nome Vucinic

 Un romano di nome Vucinic. Mai sentito e neppure immaginato, prima di conoscere Mirko. Che di mestiere fa – e lo fa alla grande – l’attaccante della Roma. Non solo: Mirko Vucinic è uno di quei calciatori assolutamente rari – motivo per il quale ancor più preziosi – per il fatto di essere capace di anteporre cuore e sentimento al guadagno.

In qualunque altro club blasonato – e a chiedere di lui sono in molti e non per ultimi i campioni Premier e vice-campioni d’Europa del Manchester United – Vucinic potrebbe guadagnare più che nella Capitale e ambire a traguardi importanti. Invece no. Mai dato segnali di disagio e crisi, mai avanzate pretese, mai fatto le bizze.

Quel che sa fare, Mirko Vucinic, è di mettersi a disposizione della squadra e del tecnico, sacrificarsi in nome del gruppo, provare a prendere a pallonate la porta avversaria e poi correre – in una corsa ad occhi chiusi – verso la Curva Sud.