Vucinic: “Via da Roma solo se verrò cacciato”

Alcune anticipazioni dell’intervista rilasciata da Mirko Vucinic alla Rivista Romanista di dicembre: “Il nostro problema? E’ che siamo troppo buoni. Ci servirebbe maggior cattiveria agonistica. Essere bravi ragazzi fa bene

De Rossi migliora ancora

 La Gazzetta dello Sport fa il punto della situazione sulle condizioni di Daniele De Rossi:

Daniele De Rossi sta molto meglio. L’esame sostenu­to ieri all’ora di pranzo (il terzo della giornata) lo ha rassicura­to: la creatinina — il cui livello nel sangue indica l’attività rena­le — era scesa a 1,8 milligram­mi, avvicinandosi al valore nor­male per un maschio della sua età e con il suo fisico (1,5 mg). Stamattina il centrocampista ri­peterà lo stesso esame: solo se la creatinina sarà rientrata nei parametri, verrà dimesso dopo sette giorni di ricovero.

Serie A: arbitri, Roma-Bari a Gabriele Gava

Sarà Gabriele Gava di Conegliano a dirigire Roma-Bari del prossimo 22 novembre. Ecco le designazioni della tredicesima giornata di Serie A (tra parentesi guardalinee e quarto uomo): Bologna-Inter (sabato, ore

Il piano Angelini e Mezzaroma: “Vengo anch’io”

 L’intervista del Romanista a Massimo Mezzaroma:

Angelini? Non lo conosco. Ma sarei disponibile ad entrare in una cordata per la Roma“. Massimo Mezzaroma c’è sempre. Già in passato si era detto pronto ad entrare in una cordata che sostenesse la famiglia Sensi, con la prospettiva della costruzione di uno stadio e di un graduale passaggio di proprietà. Oggi rilancia, pronto a dare una mano anche al progetto di Angelini.
E’ il richiamo della Roma. Lo stesso che sentì il padre, 16 anni fa, rilevando la società con Franco Sensi da Giuseppe Ciarrapico. Il tempo di qualche incomprensione, fino a capire che non ci possono mai essere due galli nello stesso pollaio.

Roma, Julio Sergio verso il posto da titolare con il Bari

 Questo è l’articolo riportato oggi su Epolis, con Ranieri che avrebbe promosso Julio Sergio titolare al posto di Doni.

Tre brasiliani ed un romeno. Non è l’inizio di una barzelletta e nemmeno il titolo di un film che si rifà a “Quattro bassotti per un danese”, ma sono i quattro portieri della Roma. In ordine alfabetico: Artur, Doni, Julio Sergio Bertagnoli (i tre brasiliani) e Lobont (il romeno). Tutti e quattro hanno difeso i pali della porta giallorossa in almeno una occasione, ma solo dopo 30 reti incassate in 20 uscite ufficiali e perlomeno un problema fisico a testa, si sarebbe arrivati ad una gerarchia ben più precisa. Claudio Ranieri ed il preparatore dei portieri Sergio Pellizzaro, abituati in questi mesi a dover fare di necessità virtù oppure a sperare volta per volta in recuperi al limite del miracoloso, si sono finalmente trovati nella condizione di poter fare delle scelte. Una di queste è che Doni non sarà più costretto a forzare, perché alle sue spalle c’è un portiere come Julio Sergio che garantisce una certa affidabilità e non ha combinato disastri.

Roma, è Zigic l’alternativa al sogno Van Nistelrooy

 Riportiamo l’articolo del “Il Romanista” sulla missione del ds Pradè a Londra, per seguire il bomber serbo Zigic, in occasione dell’amichevole disputata con la sua nazionale contro la Corea.

Era a Londra ieri pomeriggio Daniele Pradè. Il direttore sportivo giallorosso è volato in Inghilterra per assistere all’amichevole tra la Serbia e la Corea, e per visionare alcuni giocatori serbi. Uno in particolare è una vecchia conoscenza giallorossa, e cioè Nikola Zigic. Classe 1980, ora gioca col Valencia ma nella prima stagione di Spalletti segnò proprio alla Roma con la maglia della  Stella Rossa allenata da Zenga. Ieri è andato bene, segnando il gol vittoria per la Serbia, ma non ha entusiasmato Pradè che sul suo taccuino aveva annotati anche i nomi di Milan Jovanovic e di Milos Krasic, centrocampista del Cska Mosca.

Jeremy Menez:”Roma mia voglio conquistarti”

 Questo è l’articolo del Corriere dello Sport sulla voglia di Jeremy Menez di restare alla Roma.

Solitamente chiuso e riservato, si è aperto, raccontandosi e dimostrando grande personalità. Siamo andati alla scoperta di un talento che può aiutare la Roma a risollevarsi, che è convinto che si possa giocare con tre punte, assicurando che sarà lui quello che si sacrificherà nei recuperi. E’ pronto a scommettere sulla Roma, si prenota per un gol al derby e vorrebbe rigiocarsela tra un paio di mesi contro l’Inter.

Montali: “Caso Juan, non cambiamo idea, conosciamo i nostri diritti”

 Le dichiarazioni rilasciate da Gian Paolo Montali a margine del conviviale organizzato dal Roma Club Campidoglio:
Come procede il suo ambientamento?
“Sono a Trigoria 24 ore al giorno: c’è il rischio di avere un’overdose di colori giallorossi. Scherzi a parte, conosco bene Roma, anche perchè ci sono già stato per tre anni. E’ una città che amo e l’ho scelta per questo. So quale sia il suo potenziale. La mia scelta è stata ben ponderata”.
Che momento sta attraversando la Roma?
“E’ un momento molto importante. La pausa ci è servita per mettere a punto le cose e tracciare quelle che saranno le coordinate da seguire nel prossimo mese. Credo che da qui a gennaio ci giocheremo gran parte del nostro futuro. Pertanto dobbiamo avere una squadra e dobbiamo essere concentrati e determinati, quasi spietati nell’andare alla ricerca del massimo in tutto, sia in campo che fuori. Non possiamo sbagliare nulla. Ci vorranno lucidità, freschezza mentale e atletica, determinazione e consapevolezza visto che nei prossimi due mesi ci giocheremo gran parte del futuro”.

L’attacco senza Totti non riesce a segnare. Per gennaio si cerca una punta

 Mancano 43 giorni al primo gennaio. Poco più di un mese alla riapertura del mercato invernale, quello chiamato di riparazione. E la Roma deve correre ai ripari dopo la scorsa sessione di contrattazioni; i numeri parlano chiaro, Ranieri ha bisogno di un attaccante. Nel campionato in corso, la squadra giallorossa è riuscita a trovare per 19 volte la strada per il gol, quarto miglior attacco dopo Inter, Juventus e Genoa. Ma di tutto il bottino di reti un terzo lo ha segnato solo Francesco Totti; il capitano, infatti, ha siglato 6 reti in 7 giornate giocate, che hanno fruttato undici punti (tutti con Ranieri), per una media di 1,57 punti a gara (2 sconfitte, 3 vittorie e 2 pareggi). Dopo lo stop del giocatore con il 10 sulle spalle e la fascia di capitano al braccio, la Roma ha inanellato tre sconfitte consecutive (a San Siro contro il Milan, in casa contro il Livorno e in trasferta contro l’Udinese).