La disamina di Roma-Milan su La Gazzettta dello Sport incontra l’analisi dettagliata dei giornalisti in Rosa i quali, la Roma, l’han vista soffrire il Milan per buona parte dei 90′.
Roma involuta. Il secondo pareggio, dopo le 7 vittorie consecutive, fa meno male del 2-2 di Napoli perchè non ha il sapore della beffa. La Roma subisce quasi sempre il Milan, anche se parte meglio con un gran tiro di Baptista dviato da Abbiati. Senza la spinta di Riise, preoccupato di non lasciare spazi a Huntelaar, ma anche senza quella di Taddei, la squadra appare involuta. A nulla serve la prima correzione tattica di Ranieri, che accentra Baptista, spostando a sinistra Perrotta nel tridente a supporto di Vucinic, bocconcino fin troppo tenero per Nesta e Silva. Proprio per non lasciare troppo solo il montenegrino, Baptista avanza come seconda punta nel ritoccato 4-4-1-1, ma la nuova posizione non basta senz ail supporto della squadra. E allora, visto che non succede nulla in avvio di ripresa, dopo 13′ esce Baptista rispunta Toni, primissima punta, con Vucinic d’appoggio. Costretta a rioschiare quando il Milan attacca, la Roma ha però il merito di non arrendersi mai e per 2 volte sfiora il colpaccio, prima con un colpo di testa di Vucinic e alla fine con l’unica sassata di Riise. Quanto basta per raccogliere gli applausi del pubblico. E dopo uno 0-0 in casa, che allontana l’aggancio al Milan e il sogno scudetto, è un piccolo record.