Da Adnkronos:
«Leggo articoli, anche di prestigiosi opinionisti, che si augurano che Roma perda. Se il clima è questo, lasciamo perdere». Mario Pescante, vicepresidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), evidenzia l’importanza di un sostegno unanime alla candidatura di Roma per le Olimpiadi 2020. «Vorrei ricordare che 4 paesi (Brasile, Spagna, Stati Uniti e Giappone) hanno partecipato a questa gara per i Giochi 2016 con il consenso univoco dell’opinione pubblica e questo li ha rafforzati moltissimo», dice Pescante a ‘La politica nel pallonè su Gr Parlamento. «E non facciamo riferimento a malversazioni o questioni di cricche: tutto questo non è mai avvenuto nelle organizzazioni sportive, è avvenuto ai margini. Se si pensa che il paese sia malato, il problema non sarà la mancata organizzazione delle Olimpiadi. Il problema è che questo paese non ha futuro», aggiunge.
A chi sostiene che Roma, come prima candidata ufficiale ai Giochi 2020, sia partita in vantaggio rispetto ad eventuali concorrenti, replica. «Non azzarderei…Se Tokyo si dovesse rincandidare, noi saremmo in ritardo di 4 anni». La capitale nipponica ha tentato invano di ottenere i Giochi 2016, assegnati a Rio di Janeiro: «Il dossier di Tokyo, dal punto di vista tecnico, era il migliore. La missione di Roma è difficile ma non impossibile: ripeto, serve l’unità di tutto il paese». C’è spazio per una battuta: «Percentuali di successo? Una parola di conforto dovreste darla voi a me, visto che dovrò andare io a cercare i voti…»