Vecchio? Stanco? Demotivato? Macchè. E’ sempre il solito Francesco Totti. L’imprescindibile. Ranieri lo ha stimolato, i tifosi lo hanno punzecchiato con la vicenda del rinnovo del contratto fino al 2014, ma Francesco Totti continua il suo magico momento, interrotto soltanto dall’opaca prestazione di Basilea in Europa League (nel quale, peraltro, è stato il migliore tra i giallorossi e l’unico a sfiorare il gol con una traversa clamorosa colpita direttamente da calcio di punizione).
Il capitano ha messo a segno contro la Fiorentina una bella doppietta, e il suo score personale aumenta di giorno in giorno. Sono diventati 13 le marcature realizzate in questo inizio di stagione (dieci delle quali collezionate nelle gare di andata e ritorno tra Gent e Kosice, preliminari di Europa League). Un bottino mica da ridere: per molti attaccanti, infatti, tredici reti stagionali rappresentano il biglietto da visita con cui chiudere una stagione.
E’ sempre più vicino l’aggancio al grande Gabriel Omar Batistuta che ora è soltanto a tre gol di differenza: 181 quelli di Totti contro i 184 dell’ex Re Leone. Tutti messi a segno nella massima serie. La Fiorentina è una delle vittime sacrificali di Francesco Totti: lo scorso anno segnò un solo gol, ma decisivo, mentre questa volta ne ha fatti due. Salgono così ad otto le reti segnate ai viola dal Pupone.
Un altro dato importante che riguarda il capitano è la sua precisione dal dischetto: finora è en plein, ha tirato quattro volte ed ha sempre segnato.
Infine, proprio per rispondere alle critiche di chi gli contesta di essere un campione a mezzo servizio, non si può non citare un altro dato altamente positivo: Totti ha finora disputato tutte le gare di campionato da titolare, sia con Spalletti che con Ranieri, totalizzando 360 minuti complessivi. Lo score fenomenale di ieri (2 reti e spina nel fianco costante della retroguardia gigliata) è l’ennesimo di una lunga serie in divenire.