Domenica scorsa, al triplice fischio finale, la Roma si è trovata sola al comando della classifica della serie A, guardando dall’alto l’Inter ed il Milan (e dal grattacielo la Lazio). La formazione di Trigoria ha azzannato la preda nerazzurra grazie alla quinta vittoria di fila in campionato, allungando così a 23 la serie di risultati utili consecutivi. Una marcia trionfale impressionante verso la prima posizione. La prossima tappa, la più importante, si chiama Lazio. La squadra di Formello è lontana 31 punti, gli stessi che ha l’Atalanta (affrontata domenica scorsa dai giallorossi). Per formare i 68 punti della capolista giallorossa i cugini dovrebbero sommare i loro 37 con quelli dei lombardi. Ma nel derby, come si sa, non conta la classifica, ma solo le motivazioni. Se da una parte gli uomini di Reja vorranno fare uno sgambetto agli odiati giallorossi per dare un senso alla loro stagione disastrosa, dall’altra i lupi di Ranieri dovranno continuare a vincere per continuare a sognare in grande per vedere il simbolo dello scudetto tatuato sul petto. Sono passati 133 giorni dalla sera del 6 dicembre scorso. Quattro mesi dal match di andata, dal derby vinto per 1-0 grazie alla gioia firmata Cassetti. L’ultima sfida, fin qui, di un cammino stracittadino iniziato nel 1929.
LO STORICO – Con la stagione 1929/30 fu varata ufficialmente la serie A, le squadre iscritte al torneo in un unico girone furono 18 e fra queste erano presenti anche le due romane. La prima competizione italiana regalò ai capitolini il primo derby, giocato sul terreno laziale della “Rondinella”, anche se la quasi totalità dello stadio sventolava bandiere giallorosse. L’8 dicembre del 1929 si ebbe così il primo incontro fra le due squadre, terminato con la vittoria della Roma grazie al gol di Volk (furono 21 le sue reti alla fine dell’anno) al 78esimo minuto di gioco con un rasoterra d’effetto che ingannò il portiere biancoceleste Sclavi. I giallorossi di Ferraris, orfani di Bernardini, Fasanelli e D’Aquino, imposero per la prima volta la supremazia cittadina. Trentun’anni più tardi, nella stagione 1960/61, durante la settima giornata di campionato, il derby infiammò il popolo romano. La gara del 13 novembre 1960 finì 0-4 per i colori giallorossi ed è passata alla storia come la prima tripletta in una stracittadina, firmata da “Piedone” Manfredini (il 4° gol lo siglò Orlando) e per la 5° vittoria consecutiva in un derby. Per 42 anni le 4 reti di scarto furono considerate come la vittoria più larga nella storia delle sfide, record eguagliato nella notte del 10 marzo 2002 (1-5 il risultato finale). L’ultima vittoria laziale risale alla stagione scorsa: era l’11 aprile 2009 ed i gol di Pandev, Zarate, Mexes, Lichtsteiner, De Rossi e Kolarov chiusero l’incontro sul 4-2. La formazione di Trigoria non vince il derby “fuori casa” da 4 anni: era il 26 febbraio 2006 e l’incontro terminò 0-2 grazie alle reti di Taddei e Aquilani. La Roma raggiunse il successo senza il capitano, stabilendo il record di undici vittorie consecutive.
LAZIO-ROMA: I NUMERI – Sarà il 132esimo derby della Capitale (dati relativi ai campionati a girone unico dal 1929-1930): 44 sono le vittorie della Roma, 33 quelle laziali e 54 gli incontri finiti in parità. Sono 158 i gol segnati dalla squadra di Trigoria, mentre 125 quelli siglati dalla Lazio. Nelle 65 partite giocate in cui la Roma figurava in trasferta, i giallorossi hanno conseguito 20 successi e 24 pareggi, mentre 21 sono le sconfitte subite. Il bottino dei gol è diviso da 6 reti: 77 quelle messe a segno dai giallorossi, 71 quelle realizzate dalla squadra di Formello. Dal gol di Volk (primo marcatore in assoluto) alla rete di Kolarov (ultimo realizzatore) sono passati 80 anni di stracittadine, anche se per 12 stagioni la partita non si è potuta disputare a causa della permanenza nella serie cadetta di una delle due contendenti (11 volte la Lazio e 1 volta la società giallorossa). Nella storia della stracittadina il giocatore più prolifico con 9 reti è Delvecchio che ha raggiunto Da Costa (7 in campionato più 2 in coppa Italia) come goleador nei derby. Montella, invece, è il giocatore che ha segnato più gol in un’unica partita: 4 reti nel derby del 10 marzo 2002 finito 1-5 in favore dei giallorossi (l’altra rete fu segnata da Totti dopo un pallonetto a Peruzzi). Proprio Totti, domenica, giocherà il derby numero 32: è lui il recordman di presenze, avendone già giocati 27 in campionato e 4 in Coppa Italia (più un’amichevole nella stagione ’93/’94). Il numero 10, insieme a Masetti, è il giocatore che di stracittadine ne ha vinte più di tutti: 10 (8 in campionato e 2 in Coppa Italia). Dal 6 marzo 1994, il suo derby d’esordio, sono passati 16 anni in cui è riuscito a “purgare” i biancocelesti in 6 occasioni; l’ultima datata il 23 ottobre 2005 (1-1 il risultato finale). Domenica proverà ad aggiungere un altro record alla sua personale bacheca. Lo spera lui e la metà di Roma colorata di giallo e rosso. Per la supremazia cittadina. E nazionale.
Marco Visco
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di 15 Aprile 2010Commenta