Momento non certo semplice, quello vissuto dal Napoli, cui tocca fare i conti con una classifica che smentisce in maniera lampante ogni ambizione accumulata nel corso dell’estate di mercato. Acquisto dopo acquisto. Colpo su colpo. L’investimento fatto da Aurelio De Laurentiis, che ha messo a disposizione di Pier Paolo Marino un tesoretto da investire per giocatori di prima fascia, ha portato a Napoli professionisti e campioni: su tutti, Fabio Quagliarella, partenopeo d.o.c.; Hugo Armando Campagnaro; Juan Camilo Zuniga; Erwin Hoffer.
L’entusiasmo dell’ambiente è stato enorme fin dall’inizio: le aspettative dei tifosi, tuttavia, sono state smentite e disattese coi fatti. Solo due vittorie e altrettanti pareggi, ben tre le sconfitte rimediate contro Palermo (all’esordio), Genoa e Inter. Otto reti fin qui all’attivo, media accettabile dopo sei turni di campionato, ma ben undici gol al passivo: elemento questo che mette in luce l’oggettivo problema di questo Napoli. La difesa.
Sette punti in classifica, in questa parte della stagione, sono pochi soprattutto per il presidente che, a seguito della faticosa vittoria interna contro il Siena, ha optato per la rivoluzione interna. Resta Roberto Donadoni (forse perchè a volerlo con insistenza fu lo stesso De Laurentiis, ndr) che gode della fiducia e del supporto di tutta la squadra, parte Pier Paolo Marino, destinatario di parole al vetriolo:
“Per quanto riguarda l’assetto dirigenziale sto facendo in questi giorni una full immersion lavorando anche sabato e domenica per intervistare più persone possibili. Poi i giornali scrivono quello che vogliono. Quando avrò individuato e fotografato la personalità più confacente farò conoscere la mia decisione. Siamo vicini ad un cambio strutturale della società: si è esaurito il primo quinquennio, denso anche di soddisfazioni, adesso affronteremo il secondo. Abbiamo comprato dei giocatori per i quali bisogna valutare l’inserimento all’interno del sistema di gioco del Napoli. Io stesso devo fare un esame di coscienza perché ho fatto investimenti importanti ma forse non tutti sono funzionali ad un allenatore come Donadoni”.
Intanto, il ruolo di Marino pare sia stato proposto a Gian Paolo Montali, già juventino, che pare aver trovato una buona sintonia con il presidente. Intanto, sul fronte calcistico, da segnalare l’indisponibilità di Santacroce, Rinaudo e i dubbi relativi alla presenza di Cigarini che lamenta i postumi di una contusione; fa piacere il ritorno sui campi di Roberto De Zerbi, fermo da svariati mesi a causa di un infortunio che ne ha condizionato la carriera nelle ultime due stagioni.
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