Scalpore e dissenso, romanità e orgoglio, questi i due lati della medaglia evidenziati dal video rubato a Nainggolan, dove sfoggia il suo anti-juventinismo.
Scalpore e dissenso, romanità e orgoglio, questi i due lati della medaglia evidenziati dal video rubato a Nainggolan, dove sfoggia un anti-juventinismo che fa rabbia ai bianconeri, ma immenso piacere ai romanisti.
Perché Radja Nainggolan non ha conquistato i cuori dei tifosi soltanto sul campo, dove lotta come se fosse un gladiatore, ma anche per il suo senso di appartenenza ad una città, quella Roma che ha sempre lottato e combattuto lo strapotere juventino, e l’arroganza politica del club di Torino.
Radja sembra romano da sempre, anche se è belga, e soprattutto non sembra il classico giocatore, pronto a correre dietro a sirene fantastiche. Certo, non significa che faccia una scelta alla Totti, ma il suo essere anti-juventino per etica, è un perla rara tra i giocatori, pronti ad accettare qualsiasi offerta. Magari un giorno andrà in Inghilterra, richiamato dal fascino di possibili vittorie in Premier e in Champions League, sensazioni che la Roma di oggi non gli può ancora dare (speriamo per poco), ma alla Juve mai, perché la Juve è arrogante, e lui un combattente, che non sopporta i soprusi, di fronte ai quali invece, molti chiudono gli occhi, sperando che il potere un giorno, gli lasci qualche briciola in più.