Le dichiarazioni di Josè Mourinho nella chat organizzata da Inter Channel:
SOSPETTI – “Lo scudetto? Non è una lotta a tre: è una lotta di una squadra contro tante altre cose“.
ATTESTATO – “In questo momento non sono un uomo felice nel calcio italiano, ma sono felice nell’Inter. E’ un grande orgoglio allenare l’Inter, lavorare per una società che mi piace, con una cultura che mi piace, con i tifosi che hanno vissuto anni difficili e che solamente dopo hanno saputo per quale ragione hanno vissuto questi anni di grande difficoltà. Sarò sempre molto felice un giorno di poter dire che sono stato l’allenatore dell’Inter“.
BILANCIO – “Fino ad adesso è una stagione assolutamente fantastica, siamo primi in campionato, ai quarti di finale di Champions e siamo in semifinale di Coppa Italia, però manca un mese e mezzo di competizioni: si può vincere tutto, qualcosa, o assolutamente niente. Il prossimo obiettivo è la semifinale, il successivo sarà la finale. Però anche se non riusciamo, l’Inter ha già vinto qualcosa di importante in questa stagione: a livello europeo non è più quella squadra che non si comportava come doveva perchè aveva quasi paura di giocare. Ora gioca, vince in casa e fuori, anche le partite decisive. Ora l’Inter è una squadra adatta a giocare in Champions“.
SNEIJDER – “Sir Alex Ferguson che chiede protezione per Rooney, il Real Madrid per Ronaldo, il Barcellona per Messi: noi dobbiamo piangere un pò e chiedere protezione per questo ragazzo perchè subisce anche 15 falli a partita. Però Wesley è di una cultura diversa, non gli piace il teatro, non è uno a cui piace piangere: vuole giocare, non cerca il cartellino per l’avversario“.
IL SINTETICO DI MOSCA – “Con qualcuno dei miei giocatori scherzavo pensando a quando si giocava per strada da bambini: se si gioca per strada perchè non si dovrebbe riuscire a giocare anche sul sintetico?“.