Dalle pagine del Corriere dello Sport:
Si va alle buste. Non c’è stato nien te da fare. Nessun argomento, tanto meno offerta, compresa quella di un adeguamen to economico, hanno convinto Marco Motta(forse suggestionato da una possibile offer ta dell’Atletico Madrid) a dire sì all’accor do che, di fatto, era stato trovato tra Roma e Udinese per evitare che la situazione fos se affidata al rebus delle bu ste. Accordo che le due so cietà avevano trovato nel corso di un incontro avvenu to ieri mattina a Milano, ma che alla fine è diventato car ta straccia di fronte al totale rifiuto del giocatore. Si era arrivati, a un certo punto, a un accordo che avrebbe pre visto la cessione in comproprietà di Stefano Okaka all’Udinese in cambio della seconda metà del cartellino del difensore, non ci sarebbe stato il passaggio neppure di un euro, con la garanzia, per Motta, che comunque sarebbe stato ceduto. Neppure questa ipote si ha convinto il giocatore a mettere la sua firma. E allora è saltato tutto. Cosa che ha fatto abbastanza arrabbiare le società, in particolare la Roma che voleva risolvere la questione senza dover passare attraverso le forche caudine che, comunque, rappresen tano le buste.
L’irritazione della società giallorossa non è una nostra deduzione in virtù di chissà quale motivo, ma è un’irritazione stata cer tificata dallo stesso direttore sportivo Daniele Pradè in una dichiarazione rilasciata anche davanti alle telecame re di Sky: «Con Motta abbia mo provato in tutti i modi di trovare una soluzione Pur troppo tutte le offerte fatte al calciatore so no state rifiutate. Gli abbiamo offerto anche il rinnovo del contratto. Ci siamo visti più volte con l’Udinese. Anche Rosella Sensi e Pozzo hanno parlato per risolvere la situa zione. Ma purtroppo in certe situazioni si diventa un ostaggio dei calciatori. Traditi da Motta? Non voglio dire così. Certo, una mano alle società in un momento così i cal ciatori potrebbero darla. Baptista al Totten ham? Non ci sono aggiornamenti. Baptista è un grande calciatore. Lo dimostra il fatto che sta giocando ai Mondiali col Brasile» . Al di là della dichiarazione scontata su Bap tista, quello che conta è la dura presa di po sizione della società giallorossa nei con fronti del difensore arrivato a Trigoria in comproprietà nel gennaio del 2009 per una cifra vicina ai tre milioni e mezzo pagabili in tre rate annuali. Lo stesso procura tore di Motta, Beppe Bozzo, agente Fifa in ottimi rappor ti con la società giallorossa dove può vantare la procura di giocatori importanti come Perrotta, Juan e Pizarro, non è che sia rimasto molto feli ce di come si è conclusa la vicenda, di sicu ro avrebbe preferito un finale diverso. Le indiscrezioni, più che attendibili, che ieri sera circolavano a Milano, facevano sapere comunque, che Motta non tornerà a Roma. Nelle buste, infatti,l’Udinese avrebbe mes so qualcosa in più del club giallorosso, un milione e quattrocentocinquantamila euro la società friulano, duecentomila euro in meno la Roma. Se queste cifre saranno confermate, la Roma in ogni caso farà una pic cola minusvalenza ( la metà la pagò tre e mezzo, cifra ammortizzata per un campio nato e mezzo) che in ogni caso sarà equili brata dalla possibile plusva lenza che la Roma farà su Barusso. Il ghanese, infatti, è stato riscattato dalla Roma per centomila euro ed è di ventato un giocatore intera mente di proprietà della so cietà giallorossa. Non man cano estimatori per il centrocampista che l’ultima stagio ne l’ha giocata in prestito al Torino. Esti matori in Italia e all’estero. E a proposito di estero c’è da dire che il rientro di Barusso può consentire, volendo, che la Roma può tornare a prendere un extracomunitario. Cioè: Barusso ceduto all’estero, posto libe ro per l’arrivo di qualcun’altro. Non è una possibilità di poco conto.