In attesa di capire se sarà in grado di giocare la terza partita in una settimana (verifica attendibile circa le condizioni fisiche) con la presenza a Catania, Juan incassa la convocazione di Carlos Dunga, tecnico della nazionale brasiliana, per le prossime gare dell’11 e del 14 ottobre rispettivamente contro Bolivia e Venezuela.
A questo punto, va detto, la società capitolina è sul punto di perdere staffe e pazienza. In virtù della qualificazione per i Mondiali 2010 già archiviata e messa in tasca grazie al successo in casa dell’Argentina dello scorso 5 settembre (Luisao e doppietta di Luis Fabiano per i verde oro, bolide dalla distanza di Datolo ad accorciare lo svantaggio), la società giallorossa aveva chiesto due settimane di riposo per il difensore, nel corso delle quali avrebbe potuto continuare, ultimare il lavoro di riabilitazione per trovare lo stato fisico ottimale.
Risultato: Julio Baptista non convocato, Juan sì. Il primo ha rilasciato una dichiarazione in tal proposito a Globoesporte.com nella quale afferma:
“Ho parlato in questi giorni con il medico della nazionale Josè Luis Runco e gli ho spiegato che se fossi stato convocato non avrei potuto giocare, perché ho questo dolore già da quando sono ritornato a Roma dopo l’ultima convocazione in nazionale, e adesso si è intensificato. Sto molto tranquillo per il mio futuro in nazionale, e continuerò a lavorare in vista dei mondiali”.
Juan, salvo ripensamenti dell’ultima ora, dovrà partire. Forse la spiegazione c’è: Dunga reputa Juan il leader della difesa della Selecao e un grande uomo – spogliatoio; il centrale era rimasto fuori nell’ultima gara contro l’Argentina in quanto infortunato (aveva espresso la sua volontà di non scendere in campo, ndr) ed ora, l’ex centrocampista viola vorrebbe riconsegnare le chiavi della retroguardia a Juan. Il compromesso, a cui la società giallorossa punterebbe, è quello di far sì che Juan possa disputare la prima partita (contro la Bolivia) per poi prendere un volo e tornare nella capitale per la ripresa del campionato.