Una cordata. Un pool di imprenditori. Per salvare la Roma, lasciando la presidenza in mano ai Sensi. L’idea è stata lanciata e rilanciata da Massimo Mezzaroma: “Saldo zero, utile di immagine per i costruttori“, disse un paio di settimane fa il figlio di Pietro Mezzaroma. Dal progetto, ieri, ha preso le distanze Giovanni Malagò: “Non se so davvero nulla ed ho altre cose per la testa…” ha affermato il figlio dell’ex vicepresidente della Roma. Sul tema è intervenuto anche Riccardo Viola, il figlio di Dino, presidente del Coni provinciale: “Credo che ci voglia rispetto per l’attuale proprietà della Roma. Il nuovo stadio deve essere lo stadio della Roma e lo deve costruire l’attuale proprietà, con oneri e onori del caso. Non vorrei che la prospettiva di un nuovo impianto diventasse un mezzo per strumentalizzazioni di vario tipo o addirittura per chi vuole rilevare il club. Una cordata? Bè, è una ipotesi che mi vede scettico. Per come sono strutturate le società in Italia, è fondamentale che ci sia una sola testa a decidere. Al massimo si può pensare a una partecipazione o, all’altro estremo, all’azionariato popolare, altra ipotesi che però non trova spazio nel nostro paese. Ma, ripeto, deve esserci una sola testa a decidere. Basta guardare cosa accadde proprio alla Roma nel post-Ciarrapico, quando la coesistenza tra Sensi e Mezzaroma durò pochi mesi“, le parole riportate dal Romanista.
L’idea di Massimo Mezzaroma, al momento, non è stata raccolta: “Un peccato, perchè i costruttori guadagnerebbero un po’ di reputazione, salvando questa squadra“, pensiero recente del presidente della Roma Volley.
Cordata Mezzaroma, Riccardo Viola: “Meglio una testa sola”
di 10 Ottobre 2009Commenta