I rumors che rimbalzano dall’Inghilterra in questi ultimi giorni vedono protagonista sempre più Philippe Mexes ed un suo possibile approdo al Chelsea a gennaio o, in una più remota alternativa, a giugno. L’affare in ogni caso è non è facile da decifrare:
PERCHE’ SI – Mexes, si sa è in scadenza di contratto. La Roma se non riuscisse a rinnovargli il contratto in tempi brevi, sarebbe costretta a venderlo a gennaio oppure vedrebbe preclusa ogni possibilità di monetizzazione perdendolo a parametro zero a giugno. A Londra Mexes può contare su un suo grandissimo estimatore, Carlo Ancelotti, che già lo aveva chiesto alla dirigenza del Milan durante le ultime stagioni rossonere. Ora, a seguito del grave infortunio di John Terry e l’inconcludenza del non più giovanissimo Alex, la dirigenza dei blues potrebbe essere costretta a fare uno sforzo economico già durante le vacanze natalizie, regalando ai tifosi il rinforzo difensivo che aspettavano da tanto tempo. Se non si riuscisse a trovare un accordo entro la fine della sessione invernale, in ogni caso, si rinvierebbe senza fretta a giugno, i rincalzi a Londra non mancano di certo. L’ipotesi d’oltremanica rientrerebbe anche fra le preferenze del giocatore il quale ha recentemente dichiarato che, se dovesse lasciare la Capitale, non sarebbe di certo per andare a giocare in un’altra squadra italiana.
PERCHE’ NO – Ad ostacolare l’approdo di Mexes al Chelsea, però, ci sono diversi fattori. In primis l’età del giocatore. Infatti 28 anni non sono pochi per una società che ha deciso in questa stagione di iniziare a puntare sui giovani, abolendo la strategia “spendacciona” dell’incetta di giocatori ampiamente affermati. Inoltre Ancelotti non ricopre il classico ruolo di allenatore/manager in quel di Stamford Bridge ed ogni sua richiesta di mercato, prima di arrivare sulla scrivania del patron Abrahmovic deve passare al vaglio dei poco amichevoli e ostruzionisti dirigenti Micheal Amanelo, ex capo degli osservatori del Chelsea da poco “promosso” assistente di “King” Carlo dopo il siluramento di Ray Wilkins, e soprattutto Eugene Tenenbaum, uomo di fiducia da lunga data del proprietario russo, che ha in mano i conti del club. Proprio la questione del vil argento, alla fine, sembrerebbe essere il maggior deterrente per il decollo dell’operazione. Infatti il Chelsea, che non ha più intenzione di spendere cifre folli, non sarebbe disposto a spendere una somma di denaro elevata per rilevare a gennaio un giocatore di 28 anni peraltro in scadenza di contratto, che non potrebbe essere nemmeno utile durante il cammino in Champions League.
Staremo a vedere…
Mario Chiapperi
Mexes al Chelsea. La questione è complicata
di 24 Novembre 2010Commenta