Oltre al danno, arriva pure la beffa. Non bastava una Roma sottotono, ad infierire ci si è messa anche la casistica. Ebbene sì, destino beffardo: anche per il fatto che già un solo infortunio nella prima mezz’ora di gioco è dettaglio per nulla usuale. Figuriamoci quando gli infortunati son odue in mezz’ora! Per giunta, dello stesso reparto, la retroguardia, la zona del campo dove i giallorossi stanno evidenzaindo le maggiori lacune.
Tant’è: Philippe Mexes e Marco Cassetti out in 28′. Per il francese, risentimento all’adduttore destro. Oggi Rugantino viene sottoposto ad esami per capire l’entita dell’infortunio (la speranza è che non si tratti di lesione). Cassetti ha dovuto abbandonare il campo per il riacutizzarsi di un problema al tendine per quello che somiglia, in tutto e per tutto, all’infortunio che ha impedito a Taddei di prendere parte alla sfida contro il Catania. Difficile che entrambi possano farcela per il prossimo delicato impegno di Europa League contro il Cska Sofia. In preallarme, Marco Motta e Juan, ovvero i due chiamati dalla panchina a rimpiazzare il transalpino e l’ex leccese.
La prestazione dei subentrati non è certo stata positiva: Motta ha mostrato disattenzione e carenze in fase di chiusura, Juan si è rivelato più efficace dalla metà campo in su che in retroguardia. Il dato che desta curiosità e che fa storcere il naso è che proprio prima della gara in programma al Massimino, si parlava – caso più unico che raro – di problemi di abbondanza e pareva davvero curioso dover scegliere un solo giocatore tra Mexes e Juan, coppia di riferimento degli anni passati. Si disquisiva di valutazioni da parte del mister, che poteva vantare la bellezza di quattro difensori in lotta per due maglie. Pareva quasi strano avere a che fare con la buona sorte, sai mai che poi ci si abitui in fretta…