Da Leggo:
“Je suis”. In una Roma in piena emergenza, Jeremy Menez risponde presente. Il francese sarà il delegato alla qualità, alla classe privata dalle assenze di Totti, Pizarro e De Rossi. Contro l’Udinese la Roma avrà bisogno come mai prima d’ora del talento finora non completamente espresso del francese.
Ranieri è infatti intenzionato a tirare fuori il coniglio dal cilindro schierando il 23enne transalpino nella linea a tre dietro Toni. La gara di Livorno ha messo in mostra un Menez in lieve progresso nonostante la posizione occupata in campo, “troppo larga” come ammesso da Ranieri. I numeri, però, non sono dalla parte dell’ex monegasco che in questa stagione ha totalizzato 27 presenze (12 dal primo minuto) e 4 gol. Poco per giustificare gli 11 milioni spesi nell’estate del 2008, pochissimo per convincere Ranieri a considerarlo un giocatore da Roma anche per la prossima stagione.
I margini di recupero, però, ci sono ancora e la gara di sabato, che rappresenta l’ultima chiamata scudetto, può essere anche l’ultima, vera chance a disposizione di Menez che sabato sera avrà come spettatori graditi alcuni amici arrivati appositamente dalla Francia.