Carlo Mazzone, ex allenatore della Roma, in un’intervista a TeleRadio Stereo ha parlato della situazione della squadra giallorossa:
“La Roma può ancora lottare per lo scudetto però dobbiamo dare un po’ di tranquillità alla squadra. Leggo i giornali, vedo le televisioni e ascolto le radio. Vogliamo dare un contributo alla Roma si o no? Ogni attimo si creano delle situazioni difficili, a noi piace dare il colpo decisivo a chi in questo momento ha delle difficoltà. Uno dei mali della Roma è proprio questa esasperazione e questa critica. La squadra ha bisogno di sostegno, Totti è stato massacrato: ha dato tante gioie e soddisfazioni alla città e lo stanno massacrando. Vista da fuori c´è cattiveria in questa situazione. Alla base di tutto ci vuole collaborazione. Adriano? Bisogna innanzitutto conoscere la situazione. E’ chiaro che vista da fuori il giudizio è negativo, non condivido il comportamento del ragazzo anche se non so se ci sono stati dei motivi. Tutto questo però nasce da un po’ di confusione che c´è nella Roma. La squadra ha una qualità tecnica elevata, c´è qualcuno che sta dando meno e darà di più. C´è un allenatore che pagherebbe di tasca sua per vincere, lo conosco. Non potere mai immaginare la sensazione che si ha da romano ad allenare la Roma. Io, Bernardini e Ranieri siamo stati gli unici tre romani ad allenare la squadra giallorossa. Coma la farei giocare? Farei giocare Pizarro, De Rossi e Perrotta. Totti lo farei giocare sempre, aspettandomi da lui non le prestazioni di dieci anni fa. Mi basterebbero le giocate, la conclusione e la rifinitura. Accanto a lui Borriello e Vucinic, 4-3-3. La squadra ha una potenzialità tecnica che le permette di fare più cose. La tecnica è il pane dei ricchi, e la Roma ne ha tanta. Quando hai tanti giocatori bravi, la qualità del tecnico e la sua bravura vanno in secondo piano. Thern uguale a Pizarro? Si equivalgono, sono stati due giocatori importanti per il gioco di squadra. Uno più tattico, l´altro più rapido. Perché Ranieri mette fuori Pizarro? Non starà vivendo un momento di buona condizione. Perché drammatizzare questa situazione?”