Casi spinosi, ce ne sono sempre. Uno di questi, per la Roma giallorossa, è quello di Matteo Brighi, vicenda particolare di cui abbiamo abbondantemente relazionato. Dalla sua, il centrocampista, in attesa di una chiamata da parte della società per ridefinire i parametri economici dell’accordo che lo lega alla Roma fino al 2012, ha la grande stima del tecnico Luciano Spalletti e una stagione – quella appena trascorsa – nel corso della quale (per media punti e rendimento complessivo) è stato uno dei migliori di tutta la rosa.
Il rinnovo di Brighi è avvenuto lo scorso luglio per una cifra pattuita che va ad aumentare con il passare delle stagioni. Il suo attuale contratto prevede un guadagno di 1,4 milioni per la stagione sportiva 2009/2010, di 1,5 milioni per la stagione sportiva 2010/2011 e di 1,6 milioni per la stagione sportiva 2011/2012. A ciò vanno aggiunti i premi individuali legati al raggiungimento degli obiettivi di squadra.
Con queste cifre non si muore certo di fame ma è pur vero che – oramai – rappresentano ingaggi minimi rispetto al mercato calcistico (anche perchè tutte le cifre vanno intese al lordo). Dopo aver mostrato sul campo il proprio valore, Brighi ha cominciato ad attendere una chiamata da parte della società per un adeguamento conseguenziale.
Chiamata mai arrivata, nonostante le richieste del suo procuratore Vanni Puzzolo si siano fatte sempre più esplicite e il calciatore abbia adottato la strategia del silenzio (assenso?). In questi casi, si rischia di incappare nell’interesse immediato di qualche altro club che, fiutando la possibilità di accedere ad u calciatore scontento, inizia a farsi sotto.
Pare che una delle formazioni particolarmente interessate al calciatore sia il Napoli di Roberto Donadoni che, tra le altre cose, sta allestendo una squadra (vedi gli innesti di Quagliarella, Zuniga e Cigarini a cui ne seguiranno altri di pari qualità) in grado di essere competitiva contro chiunque. E chi ci sguazza, in situazioni simili, sono proprio i procuratori che, in nome dell’interesse del calciatore rappresentato riescono, in un modo o nell’altro, a incrementare il bottino. La chiosa finale è proprio di Puzzolo:
“Il contratto di Matteo Brighi scade nel 2012, non si doveva parlare di rinnovo ma di adeguamento. Vedremo”.