E’ stato l’acquisto più importante del mercato di riparazione invernale e, a ben vedere, si è pure rivelato il migliore tra i calciatori prelevati nella scorsa stagione. Quattro mesi alla Roma di buon livello, un piccolo calo nel finale dovuto ad un crollo visibile dell’intera truppa a disposizione di Spalletti, ed ora la certezza di guidare come capitano la Nazionale Under 21 in Svezia, con la speranza di poter essere riscattato dall’Udinese e continuare a vestire la casacca giallorossa, diventata per lui una seconda pelle.
Parliamo ovviamente di Marco Motta, che la Roma dovrà riscattare dal club friualno per una cifra che supera i 7 milioni di euro e a noi tutti pare solo impensabile che ciò possa non accadere. L’interesse del calciatore è uno solo, quello di continuare a giocare in questa squadra e a partecipare al pronto riscatto cui tutta la rosa della Roma è chiamata in tempi brevi.
“Mi sono davvero innamorato di questa città: la scintilla è scoppiata la sera della Champions contro l’Arsenal, ho vissuto delle emozioni incredibili nonostante il risultato finale. Purtroppo è andata male e su di me è stato negato un rigore solare che solo il direttore di gara non ha visto. Però, a parte questo capitolo negativo, credo che Roma sia una città stupenda: del mio contratto ne stanno parlando mio fratello e il procuratore, anche se la mia volontà sanno tutti qual è, semmai ce ne fosse bisogno sono pronto a ribadirlo una volta per sempre. Voglio restare a Roma. Ho solo un rammarico, quello di non essere riuscito a segnare nemmeno un gol da dedicare a questi tifosi, ci ho provato in tanti modi ma non è voluto arrivare. Adesso il campionato per fortuna è finito, il sesto posto non gratifica il valore della squadra che è di altissimo livello, ma dobbiamo accettarlo”.
Di certo la Roma si è già mossa da tempo per cercare di concludere l’operazione del riscatto magari inserendo qualche contropartita tecnica. Motta chiude così la sua intervista:
“Sarei pronto a fare meno ferie pur di tornare a vestire la maglia giallorossa”.
Che tanto attaccamento, cara Rosella Sensi, venga ricambiato in fretta.