Note negative, tante. Vero. Eppure nel crollo dei giallorossi, incapaci di tenere testa alla reazione del Bologna – materializzatasi nella ripresa – emerge un motivo per sorridere. Marco Borriello si è finalmente sbloccato e continua a garantire prestazioni che superano la sufficienza. Da Il Romanista:
SEI SECONDI. Tanto è durata l´azione che ha portato al primo gol di Marco Borriello con la maglia della Roma. Sei secondi infatti sono passati dal momento in cui, erano passati 52 secondi dopo il sesto minuto di gioco, Mexes ha lanciato lungo dalla propria area di rigore fino a quando il pallone, stoppato e calciato in maniera perfetta dal numero 22 giallorosso, ha finito la sua corsa nella porta difesa da Viviano.
In quel momento l´orologio segnava 6´58´´. Poi la corsa sotto la Curva Sud, e chissà da quanto la sognava il centravanti giallorosso. Sicuramente dal giorno in cui è stato accolto a Ciampino da oltre cento tifosi che gli hanno chiesto a gran voce lo scudetto. Una corsa che è sembrata infinita, con Marco che ha mostrato il braccio in segno di esultanza e con i compagni che facevano fatica a stargli dietro. Sono arrivati alla spicciolata, il primo è stato Pizarro che gli è saltato al collo, poi sono è stata la volta di Totti, Menez, Perrotta e via via tutti gli altri. Un inizio migliore davanti al suo nuovo pubblico non poteva esserci, per lui che pure senza gol era stato tra i migliori sia a Cagliari sia a Monaco. Il gol gli mancava, a Borriello, che in campionato non andava a segno dal 18 aprile scorso in un Sampdoria-Milan giocato a Marassi. Una vita fa. Nel frattempo nella vita professionale di Borriello sono cambiate parecchie cose. Al Milan sono arrivati Ibrahimovic e Robinho e per lui lo spazio si è inevitabilmente ridotto, “costringendolo” a scegliere la Roma. La società giallorossa lo ha voluto con forza, il presidente Rosella Sensi si è esposta in prima persona per convincerlo a venire nella capitale, De Rossi e Totti hanno fatto lo stesso e lui ha capito che la Roma aveva un progetto importante nei suoi confronti. Per questo il dubbio tra Roma e Juve, che lo voleva bianconero, nella sua testa non c´è mai stato: Borriello ha scelto subito la formazione giallorossa. Dove ha trovato ad attenderlo Francesco Totti. Giocare col capitano è il sogno di ogni attaccante, e quindi anche di Borriello. L´intesa col numero 10 migliora di giorno in giorno, di partita in partita. Ieri per la prima volta hanno avuto la possibilità di giocare insieme per tutti e novanta i minuti e hanno fatto vedere di essere una coppia perfettamente assortita. Si sono cercati e molto spesso si sono trovati, soprattutto nel primo tempo, Totti e Borriello. Colpi di tacco, sponde di testa, i due hanno fatto vedere solo una parte del loro repertorio e delle loro potenzialità. Anche Ranieri se ne è reso conto e quando ha dovuto scegliere, con la Roma in vantaggio di due gol, chi togliere, questa volta ha optato per Menez. D´altronde il tecnico romanista già dalla scorsa stagione aveva chiesto un centravanti con le caratteristiche di Borriello, questo mercato gliene ha portati due (l´altro è Adriano): difficilmente Ranieri ci rinuncerà, perché proprio da lui parte la rincorsa giallorossa.