Andrea Mandorlini, ex tecnico del Cluj, è intervenuto nel corso della trasmissione Febbre a 90 per parlare della sfida tra la Roma e i romeni. L’occasione è stata propizia per lanciare una frecciata a Paolo Di Canio: a volte, ha affermato l’allenatore, è meglio tacere. Testuale: “In questo momento non alleno ma sto aspettando un’altra occasione, anche se è difficile. Ho visto il mio licenziamento come una vigliaccata. Le mie vittorie non me le porterà mai via nessuno. E fare meglio di quello che ho fatto io col Cluj è molto difficile. Il nuovo allenatore romeno come prima cosa ha fatto fuori gli italiani, io non ho mai dato vantaggi a nessuno e abbiamo vinto tanto. Il Cluj è una squadra con una grande carica agonistica, io la facevo giocare con il 4-3-3, ora invece hanno un atteggiamento molto più coperto: mi sembra adottino un 4-4-1-1.
Le motivazioni dei romeni possono colmare il gap con la Roma, ma dal punto di vista tecnico non c’è storia. Anche la Roma, ha grandi motivazioni, sarà veramente difficile per il Cluj. Totti? Si sono scritte e dette molte fesserie sul suo conto. Penso a Di Canio, se avesse taciuto avrebbe fatto sicuramente una figura migliore. Totti è una bandiera e non ce ne sono più come lui, nei suoi confronti ci vuole il giusto rispetto“.